Alberto Malesani: differenze tra le versioni

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*Perché deve esserci sempre un resp... un deficiente di turno qua, che paga per tutti, cazo?<br/>Dodici anni, ventiquattro allenatori: e cazo, sarà mica sempre l'allenatore qua che deve pagare. Sempre l'allenatore? E i tifosi diano una mano alla squadra oggi invece di contestarla, che sono giovani, abbiamo fatto una squadra, diano una mano! Abbiano i coglioni di dare una mano alla squadra!<br/>Io son là ventiquattro ore al giorno, io! Ventiquattro ore al giorno sono là, io! Tutti i giorni, cazo! Non è possibile una roba del genere... vergognatevi, cazo!<br/>E sono arrabbiato no perché ho pareggiato... sono arrabbiato perché è uno schifo, 'sta roba qua! Io non ho mai visto una roba del genere! Ma come dove siamo, cazo? Cos'è diventato il [[calcio]]? 'Na jungla, cazo?!? No, no, no, calma... e ridono, e ridono, cosa ridete, cosa? Vi divertite a scrivere cosa, dopo? Cosa ridete, che? Cosa ridete, cazo? Cosa ridete? Cosa ridete? Abbiate il rispetto della gente!<br/>Con voi bisogna dire bugie e fare i ruffiani, come coi tifosi... io non lo sono, cazo!!! Okay? Io guardo tutti in faccia, tutti, dal primo all'ultimo! Perché sono serio, cazo! Vado a lavorare con serietà. No, no, parlo io adesso... è finita qua, cazo. Parole? Parole di che, cazo? Dopo quattro mesi che giochi a calcio, ssss..parole?!? Ma fatemi un piacere, dai, su! Cazo! Fatemi un piacere! È ora di finirla qua, state calmi tutti, cazo! State calmi! Non ho mai visto una roba del genere! Tutti presuntuosi, ironici, ridono: eh, eccolo, arriva il scemo di turno! Qua si fanno le cose seriamente, cazo!<br/>No, è meglio che... eh, vabbè, è lo stesso... va... non preoccup... [...] Bravo. Ecco, se hai capito traducilo te allor'! Lascia che, traduci te, avanti. No, no, io non ce l'ho con te. No, no, io non ce l'ho con te, eh. Ho detto "traduci te". No, no, io non ce l'ho con te, eh. Oh, io posso andar fuori. Scusami, no, no, io posso andar fuori. A me non me ne frega neanche se m'ammazzano, {{NDR|mima il gesto di una pugnalata}} perché la coscienza ce l'ho a posto! Cazo! Lavoro 24 ore al giorno, fatela finita, cazo! Fatela finita! E domande dal cazo, sempre! E la pubblico, e qua e là.<br/>E si lavora, lasciate mister Varidoia... ringraziate mister Varidoianis, ringraziatelo, cazo, 'na brava persona. E aiutatelo mister Varidoianis, cazo! No contestarlo, il pubblico. Cosa contesta che, il pubblico, cosa vuol contestare, cazo? Cosa contesta? Varidoianis? Ma se se... Dopo se se ne va vedremo dopo, cosa succede. Cazo. Cosa contestiamo, Varidoianis qua? Ma dai, su... Figa, su, basta! {{NDR|l'interprete inizia a tradurre e lui parla sottovoce a un suo collaboratore}} Me son roto i coioni. [...] Cosa me ne frega a me? [...] Dai... E ridono, cazo. Non vedi che ridono? [...] Parla te: spiegagli come lavoriamo. [...] Son tranquillissimo. Dì che i vegna avanti. Me faso ucider, me faso pugnalar. Vaffanculo! [...] È cattiveria questa, dai. [...] Cosa devo dire, cazo? Andiamo via? Non è un problema.<ref>Dalla conferenza stampa in Grecia, da tecnico del Panathinaikos, 15 dicembre 2005 ([https://www.youtube.com/watch?v=t6mGAuRWBuA video su YouTube])</ref>
 
*Prima di parlare vorrei vedere il fallo dal quale è scaturito il tre pari, sennò io non parlo...prima voglio vedere [...] {{NDR|Giornalista: "Secondo te è fallo? Per me no"}} Ah, bene, allora adesso parlo. Ok, adesso questo non è fa...l'avete detto voi che non è fallo, vero? {{NDR|Giornalista: "Per me no. Per Pietro Vierchowod?" Pietro Vierchowod: "A me non sembrava." Giornalista: "Italo Cucci?" Italo Cucci: "In una partita così mi sembra un po' fuori luogo, però ci sta che uno possa decidere e sbagliare, per carità."}} No, come Italo, Italo, no... Sempre, siete sempre dalla parte giusta voi, cazo. No, allora vi dico una cosa, vi dico una cosa. Io, guarda, io son tornato ad allenare, sta...ero in campagna, adesso son tornato a allenare e arri...arrivo fino al 16 di maggio. Farò di tutto perché il Siena si salvi. Darò l'anima, di più, perché se lo meritano questi ragazzi qua. Però devo dire una cosa. Io... no, non accetto queste cose qua, noo le accetto. No...non...credo che questo sia un errore dovuto proprio a non so a, a...a non so cosa. Non c'è niente di strano sotto, non c'è niente, però è un fallo che non si può dare. No, non si può dare un fallo del genere. Assolutamente, perché ha cambiato il volto di una gara, ha cambiato il volto di un campionato di una squadretta che si allena tutti i giorni, che è la...voi sapete qunataquanta fatica si fa. Io ho allenato le...le...non dico le grandi squadre, ma quasi, e ho allenato anche le piccole. Le piccole, purtroppo, in Italia, in Italia rispetto agli altri campionati, non son protette. Oppure, non è che non son protette... {{NDR|Giornalista: "Una sorta di sudditanza psicologica vuoi dire, Alberto?"}} Non lo so, io non dico niente, perché sennò dopo ufficio inc...qua non c'è ufficio inchieste né niente. Dopo vengono anche a rompere i coglioni quelli dell'ufficio inchieste, e quello non va bene. Quindi io non voglio che venga l'ufficio inchieste, dico solo: l'arbitro dev'essere attento. Non può rovinare il campionato di piccole squadre. Ma non solo noi, succede anche alle altre squadre. Possibile una roba del genere? L'Inter vince il campionato lo stesso, non c'è problema... L'Inter è la squadra più forte del campionato, oggi era in emergenza... e non aveva bisogno di 'sta cosa qua l'Inter. {{NDR|Pietro Vierchowod: "Ciao, scusa, hai perfettamente ragione, perché io t'ho dato ragione che il fallo non c'era. Però bisogna vedere anche nella punizione, era molto distante e secondo me il portiere ha sbagliato nettamente, eh. Se dobbiamo guardare..."}} Ma cosa c'entra. Ma allora vabbè, ok. Va bene, dai...vabbè. {{NDR|Pietro Vierchowod: "Ti dico io, la punizione non 'era..."}} E allora, se non c'era... se non c'era era finita la partita! Che discorsi fai, cazo? Ma... {{NDR|Pietro Vierchowod: "Però, dato che te l'ha data, per prendere un gol così a me..."}} Vabbè, dato anche domenica scorsa con la Fiorentina...non c'era, ce l'hanno data e abbiamo preso il gol. Ma non datecela, che così allora il risultato rimane a favore nostro! Eravamo 3 a 2 qua, eh, ragazzi. {{NDR|Amedeo Goria (inviato): "Comunque, ecco, il... Sneijder ha battuto la punizione, 3-3. Poi che cosa è successo?"}} Vabbè, ma vedi adesso, vedi? Io...vabbè, io ho detto quello che dovevo dire, adesso basta, vi saluto.<ref>Da un'intervista nell'immediato post-partita di Inter-Siena, da tecnico del Siena, terminata 4-3, 9 gennaio 2010 ([https://www.youtube.com/watch?v=8pSDKxho13M video su YouTube])</ref>
 
*Quelli che scrivono cazzate non ci sono oggi, vero? Bene, come sempre. Scrivono le cazzate, dicono cazzate e non ci sono e non hanno il coraggio di dirti in faccia, di guardarti in faccia. Bene, perfetto. [...] Cioè, non è che sono nato ieri. Demotivato, mollo. Ma che mollo? Ma che...cosa dite? Mollo che? Ma che mollo? Ma quale mollo? Cioè, cosa vuol dire mollo, qua? Non capisco, io. Devo fare i salti in panchina? Non è nel mio carattere fare i salti in panchina. C'è qualche allenatore che fa i salti perché li ha sempre fatti. Io faccio le esultanze magari, però i salti in panchina non li ho mai fatti. Ma con questo non è che sono mollo. Mollo... se uno resiste 21 anni a questi livelli qua non credo che sia tanto mollo. Un po' di rispetto anche lì. Che mollo? Siete molli voi quando dite quelle...queste cose qua, perché vi fa comodo dire 'ste cose qua che uno è mollo. No voi tu...qualcuno, qualcuno fra virgolette. Non sono mollo. Quale mollo? Eh...ci mancherebbe, se sei mollo non fai st'attività qua. Ricordatevelo. Quest'a...è la più dura al mondo. Questa è l'attività più dura al mondo.[...]Se sei mollo non vai da nessuna parte. Ok? Mollo non lo sono. Mollo saranno gli altri. Gli fa comodo dire che sono mollo. [...] Qual è il problema? Perché uno dice mollo? Ma che mollo che? Cioè, siamo pazzi qua? Molli non sia...chi fa sto mestiere non è mollo. Assolutamente non può essere un mollo chi fa sto mestiere qua, ok? [...] Chi dice che sono mollo non ha mai detto una volta che noi... il nostro attaccante titolare era Zé Edoardo, nel progetto nostro. [...] Avete vist...avete sentito una volta che mi son lamentato, il mollo? Avete sentito il mollo che si lamenta? No! Vuol dire che non sono mollo. [...] Il mollo dice un'altra cosa. [...] Eccolo qua: questo vi dice quello che... che voi dite che è mollo. Non sono mollo, ho tanta grinta ancora, nel momento in cui mi sento mollo, io smetto, non è che...ci metto 30 secondi, ho sempre deciso in trenta secondi le mie...le mie cose, no no non sto lì tanti anni, no non mi voglio far niente, non voglio che la gente che mi...piangermi addosso eccetera su...c'ho tanta grinta, c'ho tanta voglia, e...io ci metterò l'anima per questa squadra, perché...per questa società, ci metterò l'anima fino, fino... sudore e lacrime anche per me, perché io a questo punto della mia carriera voglio far bene, finire bene, non non sono aspetti economici e non sono aspetti di nessun tipo che m'interessan, m'interessa solo far bene... Quando, specifico un'altra cosa, quando dico "mi diverto", non è che è un divertimento 'sto lavoro, mi diverto nel senso che ho una squadra di ragazzi che mi seguono, stiam facendo...stiam provando...concettualmente dei lavori particolari, eccetera, e questo è il divertimento, non è: se perdo mi diverto. Se perdo m'incazzo e non dormo per tre notti, se perdo sono in...spengo il cellulare e non voglio sentir nessuno, litigo a casa, litigo con tutti, non son mollo neanche qua. Anzi, sono più nervoso di tanti altri magari. Una sconfitta per me è un macigno nella testa, soffro tantissimo. Devo fare la mia autobiografia, vero, per farvi capire, per farla finita? Io vorrei più onestà professionale, io il calcio...io il calcio non lo maltratto, io il calcio, io al calcio gli voglio bene...voglio bene al calcio, soprattutto sono...ho spirito nazionalista: il calcio italiano, gli allenatori italiani, i giocatori, a tut...cioè, il b...io non voglio maltrattarlo con sterili polemiche, con cose da bassofondo. Guardiamo avanti invece, guardiamo avanti... poi l'allenatore, se perde, paga, non è un problema quello. [...] Io son fatto così, son coragioso, non sono mollo. {{NDR|uscendo}} Vi saluta il mollo! <ref>Dalla conferenza stampa al Genoa, 1 dicembre 2011 ([https://www.youtube.com/watch?v=hBVQAOO6zmM video su YouTube], [https://www.youtube.com/watch?v=vNcSWOoUQU4 video su YouTube])</ref>