Federico Buffa racconta Storie Mondiali: differenze tra le versioni

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*Quando [[Jules Rimet]] e [[Henry Delaunay]] negli anni Venti pensarono al [[Campionato mondiale di calcio|Mondiale]], immaginavano una competizione dilettantesca per poche squadre, mai avrebbero immaginato che alla fine del secolo sarebbe diventata la più grande kermesse popolare del pianeta, anzi della storia del pianeta. (05:30-05:45; cfr. [https://books.google.it/books?id=dJ1HBQAAQBAJ&pg=PT186 p. 186])
*A diciassette anni [[Ronaldo]], che prende soltanto il nome della madre e quindi di Nazário da Lima e di secondo fa Luís, era la macchina più perfetta mai vista su un campo di calcio. Una struttura muscolare incredibile, la capacità di accelerare fino ai venti, ventidue all'ora senza problemi. Totalmente ambidestro, con una capacità indimenticabile di curare il particolare alla massima velocità. Non è ''guidare'' una Lamborghini Murcielago, è ''essere'' una Lamborghini Murcielago. (35:25-36:05; cfr. [https://books.google.it/books?id=dJ1HBQAAQBAJ&pg=PT198 p. 198])
*In più il papà l'ha portato a vedere al Virage Nord, alla curva dell'OM al Velodrome, l'unico vero principe del Río de la Plata, [[Enzo Francescoli]]. Se ne chiamano un altro "principe" per forte che sia, lo si deve al fatto o gli assomiglia fisicamente o è ispirato a lui perché di principe ce n'è uno solo e Zidane se ne accorge subito. Quella capacità di pettinare la palla, quel modo di muoversi da trequartista che è anche una mezzala, alle volte triste, con poche concessioni emozionali alla partita. (38:25-39:00; cfr. [https://books.google.it/books?id=dJ1HBQAAQBAJ&pg=PT199 p. 199])
 
==Note==