Remo Bodei: differenze tra le versioni

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Fonte: ''Paesaggi Sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia'', Bompiani, 2008. ISBN 9788845261381
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*Ogni opera d' arte si ritaglia un tempo e uno spazio diversi, suoi propri. (citato in ''Corriere della sera'', 2 giugno 2008)
 
==''Paesaggi Sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia''==
===[[Incipit]]===
Nella primavera del 53 a.C., il generale romano [[Crasso]], che sta conducendo una spedizione contro i [[Parti]], è indotto da un traditore a spingere le sue sette legioni in una zona desertica. Questo è il racconto di [[Plutarco]]: ″[[Abgaro]] convinse Crasso a lasciare il fiume e lo guidava attraverso le pianure, per una via comoda e facile all'inizio, poi però faticosa, quando succedettero sabbie profonde, e pianure senz'alberi né acqua, di cui non si poteva percepire da nessuna parte la fine. Quindi non solo la sete e la difficoltà della marcia fiaccavano le truppe, ma le scoraggiava anche l'aspetto desolato del paesaggio, dove non si vedeva una pianta, non un ruscello, non la prominenza di un monte declive, non un filo d'erba germogliante; invece, come un mare ondeggiante di dune desertiche e nient'altro avvolgeva l'esercito.″ Questo [[deserto]], illimitato e indistinto, disorientante e minaccioso, spaventa i soldati, che vengono, per giunta, così scherniti dalla falsa guida: ″Ma voi pensate di viaggiare per la [[Campania]]! Ne cercate l'ininterrotto susseguirsi delle sorgenti, dei boschetti ombrosi, dei lavacri; e le locande! Non ricordate di attraversare quelli che sono i confini fra gli [[Arabi]] e gli [[Assiri]]?″
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[[Categoria:Filosofi italiani]]