Ramón Gaya: differenze tra le versioni
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==''Il sentimento della pittura''==
*[[Giotto]] fugge dal bizantinismo, dall'arte bizantina, dallo stile bizantino, ma non per cercare un'altra arte, un altro stile, un altro bizantinismo differente, come suppone [[André Malraux|Malraux]]<ref> «un peintre n'est d'abord un homme qui aime les figures et les paysages: c'est d'abord un homme qui aime les tableaux» «Ce qui fait l’artiste, c'est d'avoir été dans l'adolescence plus profondément atteint par la découverte des oeuvres d'art que par celle des choses qu’elles représentent».
*La filosofia non poté mai liberare le cose, non poté far altro che catturarle, giacché la filosofia è per sua natura conclusione. L'arte invece non è conclusione, ma principio, e riporta l'uomo al suo principio, lì dove non v'è bene o male, dove non esiste nemmeno l'innocenza, giacché l'innocenza, più che anteriore, sembra posteriore alla colpa e quasi una invenzione del peccato. L'arte fa retrocedere l'uomo, lo fa retrocedere fino al solo se stesso, fino all'uomo solo; per questo l'arte è il contrario della cultura. La cultura fa avanzare l'uomo, ma farlo avanzare, evidentemente, è anche allontanarlo dalla sua essenza. L'arte prende l'uomo tra le sue mani e sempre lo riconduce, da qualsiasi cultura, alla sua nudità d'uomo. (da ''Omaggio a Velasquez'', pp. 59-60)
*Poche le opere tanto generose come il ''[[Don Chisciotte]]''. Si direbbe che vi sono libri ingrossati dalla cupidigia e libri ingranditi dalla generosità. Senza alcun dubbio, il ''Don Chisciotte'' è tra questi ultimi; si estende per pagine e pagine, ma non per fare con esse un libro, bensì per disfarlo, proprio
==Citazioni su Ramón Gaya==
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==Note==
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