Massimo Bontempelli: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Massimo Bontempelli==
*Il [[cinema]] «puro» come tutte le purità è distruttivo. Il cinema sta nel suo nascere come spettacolo, nel dover rispondere a una necessità: essere popolare. Esso vive in quanto c'è un milioni d'occhi che guardano. Naturalmente il mestierante è distruttivo e assurdo quanto il «puro». [...] L'arte cinematografica può diventare il fuoco centrale dell'espressione di un tempo e la più efficace educazione di un popolo. (da ''Lo Schermo'', 30 ottobre 1926; citato in Gianfranco Gori, ''Alessandro Blasetti'', La nuova Italia, Firenze, 1984, p. 26)
*La [[medicina]] è un'opinione. (da ''La donna del Nadir'', Mondadori)
*La prima qualità delle anime candide è la incapacità di accettare i giudizi altrui e farli propri [...] [[Luigi Pirandello]] si affacciò anima candida alla vita e alla intelligenza delle cose, in uno dei tempi meno candidi che si possono immaginare. (dalla commemorazione di Luigi Pirandello del 17 gennaio 1937, in ''Introduzioni e discorsi'', Bompiani, 1964<sup>5</sup>)
*M'affacciavo al Mistero, ero solo in faccia a un mistero che era grande come tutto il creato. (da ''Mia vita morte e miracoli'' , in ''Racconti e romanzi'', a cura di P. Masino, Mondadori, Milano, 1961, p. 929.)
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*L'uomo è ansioso d'invenzioni, per illudersi di poter mutare la [[natura]], e se stesso. Ma fino a oggi tutti i trovati inventivi della [[scienza]] più fantasiosa si sono esercitati esclusivamente sopra la velocità e sopra la distanza. Dopo averli avidamente accettati, ci siamo accorti che percorrere più rapidamente la crosta terrestre, o isolare e riprodurre i movimenti e i suoni, o staccarsi per qualche ora dalla superficie del globo per poi dovervi ridiscendere, son tutte cose che non rispondono per nulla alla nostra vera aspirazione, che è questa: poterci persuadere che il mondo può cambiare di sostanza e di leggi. Questa è la ragione per cui la scienza non riuscì mai a sopraffare la [[fede]] nella [[magia]], che promette di sovvertire le leggi naturali, tramutar luogo alle montagne e ai mari, svellere la luna dal cielo, confondere tra loro la vita e la morte. (p. 66)
*La filosofia e la religione hanno cercato di imporre all'uomo il certo, l'assoluto, lo stabile, per innalzarlo al possibile dalla brutalità alla divinità. Oggi la fisica einsteiniana, non senza maschera di metafisica, solletica nell'uomo il desiderio di ritornare all'instabile, all'inafferrabile, al disperato. (p. 69)
*La [[medicina]] è un'opinione. (dap. ''La donna del Nadir'', Mondadori109)
*Io lodo Luigi e lodo tutti i cerignolani (se pure non deve dirsi cerignolesi), che in un tempo arido come il nostro mantengono il gusto del [[mistero]]. Non basta credere nelle semplici e alte verità della [[Religione|religione]], cioè al Cielo. È necessario avere la sensazione del mistero sulla terra, la [[fede]] nel soprannaturale incombente, il senso delle presenze occulte mescolate quotidianamente alla nostra scarsa vita reale. Pochi oggi l'hanno, in questa civiltà dominata dall'eresia della materia: pochi e sparsi: qualche poeta, qualche donna, qualche innocente. (pp. 116-117)
*L'ultima e la più tenace delle imprese di quello spirito democratico, che da più di un secolo si è abbattuto sul mondo, è il tentativo di render sensibile l'[[occulto]], e spiegabile il mistero. Il teosofismo caro alle signore anglosassoni che hanno raggiunto la maturità, manteneva pur qualche rispetto al mondo dei misteri; ma da qualche tempo assistiamo alla recrudescenza di qualcosa, che è ancora più grossolano del teosofismo: il tentato impadronimento dell'occulto da parte dei laboratori e dei gabinetti universitari. (p. 120)