Massimo Bontempelli: differenze tra le versioni

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*L'ideale supremo di tutti gli artisti dovrebbe essere: ''diventare anonimi''. (''L'avventura novecentista'', 1978, p. 762)
*La decadenza ha questo processo: il poeta decade in scrittore, lo scrittore decade in letterato. Più in basso non si va. (da ''L'avventura novecentista'', 1978, p. 760)
*La scoperta dell'America, l'invenzione del vapore, del telegrafo, del telefono ecc. non hanno dato niente alla ispirazione dei creatori. O come mai? Per una ragione semplicissima. Perché l'esistenza di continenti ancora ignori, il correre la terra assai più rapidi che non sia dato alla facoltà dell'animale di cui disponiamo, il volare, il trasmettere voci a distanza, è poetico solo in quanto è immaginato; e la scienza non farà mai niente che la poesia non abbia già saputo immaginare. (da ''Avventura novecentista. Selva polemica (1926-1938)'', Vallecchi, Firenze, 1938, p. 103)
*La [[medicina]] è un'opinione. (da ''La donna del Nadir'', Mondadori)
*La prima qualità delle anime candide è la incapacità di accettare i giudizi altrui e farli propri [...] [[Luigi Pirandello]] si affacciò anima candida alla vita e alla intelligenza delle cose, in uno dei tempi meno candidi che si possono immaginare. (dalla commemorazione di Luigi Pirandello del 17 gennaio 1937, in ''Introduzioni e discorsi'', Bompiani, 1964<sup>5</sup>)
*Le parole non sono belle. Le lingue non sono belle. La creta bella non esiste; la creta è fango, è sporca. Così le parole. Le parole generano il «letterato», pseudo-uomo, antipoeta: la più ridicola genìa che l'umanità abbia conosciuta. Temo che l'Italia sia la nazione che ne ha prodotti in maggior copia. Speriamo che stia esaurendoli. (da ''L'avventura novecentista'', a cura di Ruggero Jacobbi, Vallecchi, 1974)
*M'affacciavo al Mistero, ero solo in faccia a un mistero che era grande come tutto il creato. (Mia vita morte e miracoli, , in ''Racconti e romanzi'', a cura di P. Masino, Mondadori, Milano, 1961, p. 929.)
*[[Noia]] è non sapersi accorgere delle variazioni minime, quelle dalle quali comincia il cammino per scendere in profondità. (da ''Ali dell'Ippogrifo'', in ''Racconti e romanzi'', a cura di P. Masino, Mondadori, Milano, 1961)
*Nulla è stato mai inventato dagli scienziati che non fosse stato immaginato dai poeti. (da ''Avventura novecentista. Selva polemica (1926-1938)'', Vallecchi, Firenze, 1938, p. 102)
*Passando davanti alle Giubbe Rosse, che allora erano i Portici d'Academo e i Giardini di Epicuro della intelligenza fiorentina, potei contemplare con venerazione, oltre i vetri, la magnetica fluidità del corpo di [[Giovanni Papini]], che svolgendo allora la sua rapida "esperienza futurista", dettava un articolo per ''Lacerba'', il giornale della maturità del futurismo. (da ''La vita intensa'', 1978, p. 100)
*Quando la macchina raggiunge i “cento all'ora”, non è più il senso di una maggiore velocità, quello che vi prende e soggioga. È la rivelazione di un'atmosfera nuova e improvvisamente diversa. Dai settanta agli ottanta, agli ottantacinque, ai novanta, sentire semplicemente un aumento di rapidità. Sopra i novanta può sembrarvi di andare a una velocità pazza: ma appena il tachimetro raggiunge la cifra dei cento, la sensazione di rapidità svanisce, non si tratta ormai di più o di meno rapido, è un piano diverso di vita che si ammassa intorno a voi e in cui vi introducete religiosamente: religioso, infatti, e come solenne e sacro è il senso che vi avvolge. (da ''Stato di grazia. Interpretazioni (1925-1929)'', Stock, Roma, 1931, p. 101)
*Quanto all'uomo deve bastare per reggersi da sé senza un Principe né una Provvidenza, per essere e sentirsi, uno per uno e solidalmente, responsabile della propria buona o mala fortuna: l'Uomo, l'Io. Ecco [[Max Stirner|Stirner]], con l'Unico e le sue proprietà. (da ''Dignità dell'uomo (1943-1946)'', Bompiani, Milano 1946, pp. 57)
*Racconto fatti veri, accaduti a me, nella città di Milano. Questa narrazione – la quale comprende tutte le avventure che mi sono accorse una mattina, tra le 12 e le 12.30, andando da via San Paolo alla Galleria – potrà sembrare troppo complicata a quanti hanno l'abitudine di andare da casa alla trattoria senza incontrare nulla che sia degno di essere raccontato. Eppure questa è una storia vera. E io non la scrivo per quegli uomini troppo semplici. (dalla prefazione a ''La vita intensa. Romanzo dei Romanzi'')
*Un giorno d'improvviso m'apparve l'idea, che l'eco stava alla mia voce come l'immagine nello
specchio alla mia persona visibile. (Mia vita morte e miracoli, , in ''Racconti e romanzi'', a cura di P. Masino, Mondadori, Milano, 1961, p. 931.)
*Una sola cosa ha da temere l'arte da parte di un regime politico: la protezione. (da ''L'avventura novecentista'')