Massimo Bontempelli: differenze tra le versioni

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*[[Noia]] è non sapersi accorgere delle variazioni minime, quelle dalle quali comincia il cammino per scendere in profondità. (da ''Ali dell'Ippogrifo'', in ''Racconti e romanzi'', a cura di P. Masino, Mondadori, Milano, 1961)
*Passando davanti alle Giubbe Rosse, che allora erano i Portici d'Academo e i Giardini di Epicuro della intelligenza fiorentina, potei contemplare con venerazione, oltre i vetri, la magnetica fluidità del corpo di [[Giovanni Papini]], che svolgendo allora la sua rapida "esperienza futurista", dettava un articolo per ''Lacerba'', il giornale della maturità del futurismo. (da ''La vita intensa'', 1978, p. 100)
*Quanto all'uomo deve bastare per reggersi da sé senza un Principe né una Provvidenza, per essere e sentirsi, uno per uno e solidalmente, responsabile della propria buona o mala fortuna: l'Uomo, l'Io. Ecco [[Max Stirner|Stirner]], con l'Unico e le sue proprietà. (da ''Dignità dell'uomo (1943-1946)'', Bompiani, Milano 1946, pp. 57)
*Racconto fatti veri, accaduti a me, nella città di Milano. Questa narrazione – la quale comprende tutte le avventure che mi sono accorse una mattina, tra le 12 e le 12.30, andando da via San Paolo alla Galleria – potrà sembrare troppo complicata a quanti hanno l'abitudine di andare da casa alla trattoria senza incontrare nulla che sia degno di essere raccontato. Eppure questa è una storia vera. E io non la scrivo per quegli uomini troppo semplici. (dalla prefazione a ''La vita intensa. Romanzo dei Romanzi'')
*Una sola cosa ha da temere l'arte da parte di un regime politico: la protezione. (da ''L'avventura novecentista'')