Massimo Bontempelli: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Massimo Bontempelli==
*Da Sorrento, quel giorno andammo da [[Corrado Alvaro|Alvaro]] a Positano e alla spiaggia per il bagno. In quell'arenile si trovavano spesso frammenti di corallo rosso, portati a riva dalle onde. Bontempelli mostrò un bel pezzo lucido e umido che affiorava dalla sabbia. «Se ne potrebbe fare un cammeo», disse. E subito dopo: «M'accorgo che non è corallo; è solamente un pezzo dell'alluce del mio piede». L'umorismo bontempelliano era fatto di questi esili filamenti di logica e di paradosso. Esistono creature marine composte di novantanove parti di acqua; pure, esse si distinguono dall'acqua. L'arte la fantasia, la misteriosa poesia dei romanzi e dei racconti metafisici di Bontempelli erano come quelle creature marine. Forse altrettanto delicate e caduche. ([[Giovanni Artieri]])
*E anche in materia di lingua, difficile rinvenire una disparità più forte di quella tra lo stile cristallino raggiunto allora dal Bontempelli e il fangoso gergo vagheggiato oggidì da taluni presunti riformatori. ([[Enrico Falqui]])
*Il Bontempelli era l'ideatore e lo scrittore dei programmi teorici del movimento {{NDR|Novecentismo}}; che si poneva come successore ed erede del futurismo e del cubismo; riassumeva il compito dello scrittore nella ricostruzione dello spazio e del tempo. ([[Giovanni Artieri]])
*Naturalmente il capo del movimento, Massimo Bontempelli, senza dirlo, proponeva a esempio, stile e modi e forme fantastiche sue a una pleiade di giovani che, poi, finivano per obbedire ognuno al proprio estro particolare. ([[Giovanni Artieri]])
*Tra le due guerre la letteratura italiana brillò del nome di Massimo Bontempelli e di quello di [[Luigi Pirandello|Pirandello]]. Giù cinquantenne, Massimo rappresentò per la nostra generazione di giovani, la vera giovinezza; cioè la speranza nella gloria letteraria. [...] Bontempelli vedeva l'esistenza di un mistero, di una «magia» anche nella più umile e borghese contingenza. ([[Giovanni Artieri]])
*Da Sorrento, quel giorno andammo da [[Corrado Alvaro|Alvaro]] a Positano e alla spiaggia per il bagno. In quell'arenile si trovavano spesso frammenti di corallo rosso, portati a riva dalle onde. Bontempelli mostrò un bel pezzo lucido e umido che affiorava dalla sabbia. «Se ne potrebbe fare un cammeo», disse. E subito dopo: «M'accorgo che non è corallo; è solamente un pezzo dell'alluce del mio piede». L'umorismo bontempelliano era fatto di questi esili filamenti di logica e di paradosso. Esistono creature marine composte di novantanove parti di acqua; pure, esse si distinguono dall'acqua. L'arte la fantasia, la misteriosa poesia dei romanzi e dei racconti metafisici di Bontempelli erano come quelle creature marine. Forse altrettanto delicate e caduche. ([[Giovanni Artieri]])
 
==Bibliografia==