Luca Doninelli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici".
Giacomanni (discussione | contributi)
Riga 6:
*La bellezza di un edificio si misura non sullo spettacolo che offre ai cittadini ma dalla sua funzionalità allo scopo per cui è stato pensato. (citato in ''Corriere della sera'', 17 maggio 2009)
*[[Don Gnocchi]], come [[Ambrogio di Milano|sant'Ambrogio]] e san [[Carlo Borromeo]], entra a far parte in modo definitivo, ufficiale, di quegli uomini che stanno alle fondamenta stesse della nostra città: benché vissuto nel XX secolo, don Gnocchi è, si può dire, un padre fondatore di [[Milano]], un interprete straordinario del suo carattere. (citato in ''Corriere della sera'', 24 ottobre 2009)
*{{NDR|''[[Giuseppe Berto]]''}}Un talento immenso anche nell'autodistruggersi. (citato in [http://www.ilgiornale.it/news/cultura/berto-talento-immenso-anche-nellautodistruggersi-836698.html''Il Giornale'', 12 settembre 2012])
 
{{intestazione|Pontiggia e Citati divisi dai Classici, Corriere della Sera, 18 ottobre 1998}}
Line 11 ⟶ 12:
*Se per Pontiggia la contemporaneità non esiste, per [[Pietro Citati|Citati]] tutto ciò che è, è perché contemporaneo a me, a noi. I Classici non ci sarebbero se non fossero nostri contemporanei. Anche la natura di un testo letterario vede i due scrittori molto lontani, almeno in apparenza.
*Uno dei segnali più decisivi della [[crisi]] di una [[civiltà]] è la sua incapacità di stabilire un metodo con cui rapportarsi col mondo, con le cose, con gli altri popoli, uomini, culture – in una parola: con la realtà.
 
==Citazioni su Luca Doninelli==
*Fin dal suo primo libro ha sorpreso e segnato il lettore con una rara capacità di mettere a nudo l'intensità del vivere, la sua grazia e il suo orrore talora insostenibile, il cortocircuito fra la banalità e l'assoluto. È questo che fa di lui uno dei nostri scrittori più forti. Anche [[Tornavamo dal mare]], originale scavo narrativo negli sbandati anni di piombo, strappa il tessuto consueto della realtà, fa balenare le cose ultime nei dettagli più quotidiani ([[Claudio Magris]], Corriere della Sera)