Rapporto sessuale: differenze tra le versioni

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Ermete Trismegisto+1
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*– Bisogna chiavarla, fratello, disse la Dubois, e chiavarla bene; non vedo altro mezzo per convertirla. ([[Donatien Alphonse François de Sade]])
*Ché se tu consideri il momento finale al quale giungiamo dopo un costante sfregamento, quando ognuna delle due nature versa i propri semi nell'altra ed ognuna con violenza afferra il piacere dall'altra e lo ripone profondamente entro di sé, esattamente in quel momento, in seguito al comune congiungimento, le femmine ottengono la potenza del maschio ed i maschi sono esausti in seguito nel torpore delle femmine. Pertanto l'atto di questo mistero, così dolce e necessario, è fatto in segreto, cosicché la divinità che si trova in entrambe le nature non sia costretta a sentire la vergogna per l'unione dei due sessi, a causa del riso del volgo ignorante, se essa fosse resa pubblica, o, quel che è peggio, se fosse esposta alla vista di gente empia. ([[Ermete Trismegisto]])
*''E se del fotter mio piacer non hai, | fatti pur verso me qui, dallo spasso, | che se sino ai coglion dentro va il [[pene|cazzo]], | dolcezza assai maggior ne sentirai.'' ([[Pietro Aretino]])
*'' È un gran gusto er fregà! ma ppe ggodello | più a cciccio {{NDR|come si deve}}, ce voria che ddiventassi | Giartruda tutta sorca, io tutt'uscello.'' ([[Giuseppe Gioacchino Belli]])