Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena: differenze tra le versioni

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*Meglio perire che essere salvati da Monsieur de Lafayette!<ref>La risposta di Maria Antonietta, dopo che Lafayette si era proposto di salvare e difendere la famiglia reale, durante la manifestazione del 14 luglio 1792. La regina non voleva essere salvata da chi, per lei, aveva osato tradire la corona. Citato in Joan Haslip, ''Maria Antonietta'', pp. 317-318.</ref>
*Se non ho risposto, è perché la Natura stessa si rifiuta di rispondere ad una simile accusa lanciata contro una madre! Mi appello a tutte le madri che sono presenti! {{NDR|Risposta, durante il processo, all'accusa di incesto con il figlio.}}<ref name=fraser />
*Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta.<ref name=erickson /> {{NDR|Le [[ultime parole di Maria Antonietta]] rivolte al boia, al quale aveva pestato un piede sul patibolo}}<ref name=erickson />
 
===Attribuite===
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*Capricciosa, prepotente, sventata, non era mai stata popolare. Ora aveva perso anche la pàtina di frivola gaiezza un po' perché non ne aveva più l'età, un po' perché proprio in questa emergenza la sorte l'aveva colpita portandole via il primogenito, erede al trono. Bruscamente richiamata da quella sventura alla realtà, vi reagiva con puntigliosa acredine. ([[Indro Montanelli]])
*Il destino l'ha posta simbolica Regina di questo secolo, perché con esso viva la sua vita e muoia la sua morte. ([[Stefan Zweig]])
*L'aver un certo mobile arredato un tempo le stanze di Maria Antonietta può dare un brivido anche a un'anima delicata, oltre che scuotere la grossolana fibra d'un ''parvenu''. ([[Mario Praz]])
*La figlia dell'Imperatrice era una ragazza piacente, ma non bella. Colpivano i suoi tratti imperiosamente asburgici e quello ''charme'' che emana dalla consapevolezza di un rango assoluto. Non alta, la sicurezza e la grazia con cui si muoveva, il busto eretto, il volto composto, lo sguardo penetrante di chi è destinato a comandare, slanciavano la sua figura. Sulla carnagione bianca si estendeva un impercettibile velo rosa che, senza eclissarle, ombreggiava le efelidi. Gli occhi celesti erano il connotato più notevole dell'intera fisionomia, enfatizzato da una folta capigliatura bionda, infiammata qua e là da ciocche tizianesche. Colpiva anche la mobilità della sua bocca, o, piuttosto, delle labbra, che ora si serravano in una smorfia di severa determinazione, ora si dischiudevano al sorriso più aperto e benevolo, mai confidenziale. C'era già in lei, nonostante fosse appena uscita dalla pubertà, il segno della stirpe, di cui la madre fu l'incarnazione più maestosa. ([[Roberto Gervaso]])
*Maria Antonietta era alta, straordinariamente ben fatta, abbastanza formosa, ma non pingue. Aveva splendide braccia, mani piccole perfettamente conformate, piedi graziosi. Era la donna di Francia dal più bell'incedere: teneva la testa molto alta, con una maestà che faceva riconoscere la sovrana in mezzo a tutta la corte, ma senza che questo nuocesse minimamente a quanto di dolce e di benevolo v'era nel suo aspetto. È difficilissimo dare un'idea di tanta grazia e di tanta nobiltà a chi non abbia personalmente visto la regina. I suoi tratti non erano regolari; aveva ereditato dalla sua famiglia quell'ovale lungo e stretto del viso tipico delle sue origini austriache. I suoi occhi, non grandi, erano quasi azzurri; aveva lo sguardo vivo e dolce, il naso sottile e grazioso, la bocca regolare, nonostante le labbra fossero piuttosto marcate. Ma l'incarnato splendente era la connotazione più straordinaria del suo viso. Non ne ho mai visto uno così luminoso, e dire luminoso è l'unico modo per descriverlo: la sua pelle era, infatti, così trasparente da non prender l'ombra. Non potevo quindi rendere i contrasti come avrei voluto: mi difettavano i colori per dipingere quella freschezza, quei toni così fini, tipici della sua deliziosa figura, che non ho mai trovato in nessun'altra donna. ([[Élisabeth Vigée-Le Brun]])
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*Una donna che non aveva se non gli onori senza il potere, una principessa straniera, il più sacro degli ostaggi, trascinarla dal trono al patibolo, attraverso ogni sorta d'oltraggi, vi è in ciò qualcosa di peggio del regicidio. ([[Napoleone Bonaparte]])
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Madame Campan, ''La vita segreta di Maria Antonietta (Memorie)'', traduzione di Riccardo Reim, Newton Compton, Roma, 2006. ISBN 8854107859
*Carolly Erickson, ''Maria Antonietta'', traduzione di Mario Bonini, Mondadori, Milano, 1991. ISBN 880443662X
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*Elisabeth Vigée-Le Brun, ''Memorie di una ritrattista'', traduzione di Giovanna Parodi, Abscondita, Milano, 2006. ISBN 8884161355
 
== Altri progetti ==
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