Vincenzo Cardarelli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Giacomanni (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 29:
*Ai tavolini di via Veneto i letterati chiamavano [[Alberto Lattuada|Lattuada]] la «piccola vendetta lombarda», [[Alberto Moravia]] era l'Amaro Gambarotta. Vincenzo Cardarelli, che in piena estate indossava tre cappotti uno sopra l'altro, «il più grande poeta italiano morente». ([[Dino Risi]])
*Era uno zingaro abbandonato che scopriva dentro di sé i ritmi classici, e d'intorno gli echi dissolti degli antichi imperi. ([[Piero Buscaroli]])
*''Scendo nelle ore d’afa | sulla stretta cornice d’ombra | dei palazzi di Porta Pinciana. | Balzo nel sole dentro la sua tana. | Poggiavi le braccia stecchite | sulla lastra di marmo, seduto | davanti a un bicchiere, | l'ultimo che hai bevuto. | Immobile, muto | guardavi contro l'intonaco della via | le rapide ombre, i lampi | della grazia fugace, | la liquida danza. | Avvolto nelle penne spiavi | il giorno senza speme, udivi | il riso, i patti osceni dei vivi. | Qui, in questa grotta, | parlasti serio agli amici | come si parla ai morti.'' ([[Leonardo Sinisgalli]])
 
==Bibliografia==