Italo Svevo: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Gli [[Uomo|uomini]], specialmente coloro i quali hanno il vero entusiasmo per lo studio, sono più idonei ad insegnare che non le donne le quali amano le cose piccole e si perdono in particolari inutili e perciò dannosi alla comprensione del tutto. (p. 85)
*Macario cadeva spesso in [[contraddizione|contraddizioni]], ma mai nel medesimo giorno. (p. 89)
*Quanto poco [[cervello]] occorre per pigliare [[pesce]]! Il corpo è piccolo. Che cosa sarà la testa e che cosa sarà poi il cervello? Quantità da negligersi! Quello ch'è la sventura del pesce che finisce in bocca del gabbiano sono quelle ali, quegli occhi, e lo stomaco, l'appetito formidabile per soddisfare il quale non è nulla quella caduta così dall'alto. Ma il cervello! Che cosa ci ha da fare il cervello col pigliar pesci? E lei che studia, che passa ore intere a tavolino a nutrire un essere inutile! Chi non ha le ali necessarie quando nasce non gli crescono mai più. Chi non sa per natura piombare a tempo debito sulla preda non lo imparerà giammai e inutilmente starà a guardare come fanno gli altri, non li saprà imitare. Si muore precisamente nello stato in cui si nasce, le mani organi per afferrare o anche inabili a tenere.<br>Alfonso fu impressionato da questo discorso. Si sentiva molto misero nell'agitazione che lo aveva colto per cosa di sì piccola importanza.<br>– Ed io ho le ali? – chiese abbozzando un sorriso.<br>– Per fare dei voli poetici sì! – rispose Macario, e arrotondò la mano quantunque nella sua frase non ci fosse alcun sottinteso che abbisognasse di quel cenno per venir compreso. (p. 101)
*[[Gesù]] non si deride, i suoi vicari sì. (p. 102)