Vittorio Imbriani: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Così è, quando si ama molto e si è persona di mondo, certi pregiudizi religiosi, morali, civili cadono, di per sé: che importa la legittimità del legame? le formalità nel contrarlo? Il meno guarentito sembra, quasi quasi, più rispettabile, perché patto di onore, senza sanzione legale. (Allori Edizioni, Ravenna, 2004, p. 153)
*[...] così porta la natura nostra: in pubblico (se, anche il pubblico è ridotto al termine minimo d'un solo individuo) affettiamo sensi sdegnosi e noncuranza suprema; soli con noi medesimi, operiamo in aperta contraddizione di quelli. V'è un po' d'[[ipocrisia]], anche, nella virtù più incorrotta e sincera. (Allori Edizioni, Ravenna, 2004, p. 105)
*Fra l'Inferno ed il Paradiso dantesco, c'è da esitare? Non per la Salmojraghi! La sofferenza le apparve cosa desiderabile; la colpa o ciò, che, sino allora, aveva chiamato con questo nome, quasi, uno stato di grazia, moralmente superiore alla inerte e sterile innocenza. Avete, mai, visto in uno sperimento chimico, ravvicinare due sali, la base di ciascuno de' quali abbia maggiore affinità con l'acido dell'altra, che non col proprio? si decompongono e, contemporaneamente, ecco costituiti due copri, diversi da' primi. Come avviene, che la pietra infernale ed il sal comune, ravvicinati si trasformino in nitrato di sodio ed in cloruro di argento, così era accaduto nel ravvicinamento del Radegondato di serenità con l'Almerinduro di passione. (Allori Edizioni, Ravenna, 2004, p. 107)
*Il [[dolore]] è la forma più intensa di vita, è sovreccitazione: quindi, il ricerchiamo. (Allori Edizioni, Ravenna, 2004, p. 72)
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