Ferruccio de Bortoli: differenze tra le versioni

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* Uno [[Stato di diritto]] si regge sulla [[separazione dei poteri]] e sul principio costituzionale di [[uguaglianza]], anche e soprattutto di fronte alla legge.<ref name = "Prima">Da ''[http://www.corriere.it/editoriali/13_agosto_03/prima-di-tutto-paese-de-bortoli_8556ccf8-fbfb-11e2-a7f2-259c2a3938e8.shtml Prima di tutto viene il Paese]'', ''Corriere della Sera'', 13 agosto 2013.</ref>
*{{NDR|In seguito all'appello proveniente da alcuni parlamentari del [[Popolo della Libertà]] di concessione di grazia a [[Silvio Berlusconi]].}} La pretesa di ottenere una [[grazia]], la cui concessione spetta esclusivamente al capo dello Stato ed è rigidamente regolata per legge, assomiglia a un moto irrituale e scomposto, a una pressione indebita, inutile nella sostanza, pericolosa nella forma, che darebbe al mondo la spiacevole impressione che atti meditati – e per loro natura decisi a mente fredda e lontano dagli eventi (altrimenti suonerebbero come una delegittimazione della magistratura) – siano possibili con uno sfondamento quirinalizio di porte.<ref name = "Prima"></ref>
*Con il tempo, cari lettori, ho imparato che i giornali devono essere scomodi e temuti per poter svolgere un'utile funzione civile. Scomodi anche quando sono moderati ed equilibrati come il ''Corriere''. La verità è che i bravi giornalisti spesso ne sanno di più di coloro che vorrebbero zittirli. In questo Paese, di modesta cultura delle regole, l'informazione è considerata da gran parte della classe dirigente un male necessario. Uno dei tanti segni di arretratezza. Piaccia o no, le notizie sono notizie. I fatti sono i fatti, anche quando smentiscono le opinioni di chi scrive. E le inchieste sono un dovere civile, oltre che professionale. Perché le democrazie si nutrono di trasparenza e confronto, di attenzione e rispetto. Dove c'è trasparenza c'è riconoscimento del merito, concorrenza e crescita. Nell'opacità si regredisce. Una società democratica non deperisce solo se ha un’opinione pubblica avvertita e responsabile, alla quale - come diceva [[Luigi Einaudi]], collaboratore del Corriere e presidente della Repubblica - devono essere forniti gli ingredienti utili per scegliere. Non solo nelle urne ma nella vita di ogni giorno. Conoscere per deliberare. L'opinione pubblica, architrave di una democrazia evoluta, è composta da cittadini con spirito critico non da sudditi che se le bevono tutte. E le opinioni vanno rispettate. Tutte.<ref name="saluto">Da ''[Il saluto di Ferruccio de Bortoli
ai lettori del Corriere della Sera «I giornali devono essere scomodi»]'', ''Corriere.it'', 30 aprile 2015.</ref>
*Del giovane caudillo [[Matteo Renzi|Renzi]], che dire? Un maleducato di talento.<ref name="saluto"/>
 
== Note ==