Giuseppe Tornatore: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Tullio Kezich]]}} Lo stimavo moltissimo, da sempre. I suoi libri e le sue recensioni mi avevano aiutato ad amare il cinema e a saperne di più, pertanto provavo estremo dolore quando i miei film non lo convincevano. È accaduto diverse volte, sfortunatamente. Tuttavia il nostro rapporto di cordiale amicizia non si è mai incrinato, e la mia considerazione per la sua alta statura intellettuale non è mai venuta meno. Cresceva, semmai, il mio senso di inadeguatezza nei confronti delle sue aspettative. Del resto quale regista non ha tremato nel leggere la recensione di Kezich? Ma nessuno ha mai temuto che la sua analisi, per quanto spietata, potesse contemplare l'uso del disprezzo o dell'irrisione. La ragione, semplice, è che Tullio Kezich nutriva il più assoluto rispetto per il mestiere del cinema, e li conosceva bene i tormenti e i drammi che si consumano all'ombra della macchina da presa, essendo stato molte volte dall'altra parte della barricata, come produttore, sceneggiatore e ispiratore di talenti. Per questo motivo giudicava a fondo, con cognizione di causa, costringendoti alla riflessione, e anatomizzava i film insegnandoti. Una figura di critico cinematografico davvero singolare. (da ''Ciak'', settembre 2009)
 
 
*Chiudere un ciclo non significa che non farò più film sulla Sicilia, anche perché non so dove mi porterà il mio girovagare cinematografico. Quando finivo di girare i miei film "siciliani" sentivo che nel mio cassetto c'era ancora del materiale sulla Sicilia: all'indomani di ''Baaria'', invece, ho avuto la sensazione di essermi svuotato. ''Nuovo cinema Paradiso'' o ''Malena'' sono parti di un unico film, che poi è diventato ''Baaria''. Dopodiché il mio essere siciliano c'è in tutti i miei film, anche ne ''La migliore offerta'': magari in futuro ci sarà un nuovo modo per affrontare la Sicilia, un modo diverso per sublimare la mia memoria.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/03/cinema-in-sicilia-occasione-persa.html]'', ''la Repubblica.it'', 3 gennaio 2013.</ref>
 
*Dopo Nuovo cinema Paradiso mi sono sentito chiedere se avrei fatto storie fuori dalla Sicilia. Ho girato spesso fuori dalla Sicilia, ma è un tema [la Sicilia] e una realtà alla quale tornerò sempre. Malèna è un soggetto di Vincenzoni, non era ambientato al sud. L’ho rifatto tutto, avevo bisogno di nutrirmi della mia conoscenza e di ciò che ho chiaro nella memoria (da ''La Repubblica/spettacoli'', intervista di Maria Pia Fusco, 9 giugno 2000)
 
*{{NDR| Cinema e Sicilia}} È un fermento che c'è sempre stato. Solo che lo diciamo noi siciliani e allora può sembrare un vanto, gli altri se ne accorgono ma non lo dicono nel timore di fare un complimento. È un fermento che ora si manifesta nel cinema, altre volte nel teatro o nella letteratura. Il mio ''Schermo a tre punte'', il documentario sul cinema girato in Sicilia, ormai è vecchio perché sono stati fatti tanti altri film: se avessimo avuto la filosofia di dare mezzi opportuni e incentivi, oggi questo fermento sarebbe più forte. Questa è stata la terra più amata dal cinema, e lo siamo tuttora: negli anni Sessanta c'era una troupe ogni due mesi ma era un cinema che arrivava da fuori, girava e andava via, noi davamo solo le comparse. Nessuno ha pensato di costruire una realtà, una scuola di cinema, qualcosa che riducessei costi delle produzioni, che cogliesse l'opportunità di lavoro.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/03/cinema-in-sicilia-occasione-persa.html]'', ''la Repubblica.it'', 3 gennaio 2013.</ref>
 
*Io amo pensare alla Sicilia come un luogo dove puoi trovare qualunque tipo di contraddizioni. Troverai sempre che tutto ha un fondamento. Però certamente il fatto che sia un’isola ha influito moltissimo sulla capacità di ragionare, ma anche, forse, sulla capacità di sragionare, se vogliamo sempre citare Pirandello. Quello che a me sempre ha colpito è che, secondo me, l’isola, l’essere nati in un’isola ha accentuato la vena sognatrice dei siciliani. L’essere costretti ad immaginarsi che cosa ci sia dall’altra parte dell’orizzonte ha accentuato molto questa vena visionaria che mi è molto vicina, in qualche modo. (documentario di Marc Evans (2000), ''Giuseppe Tornatore, Un sogno fatto in Sicilia'')
 
*Sciascia disse che il film deve essere un tradimento rispetto al libro, altrimenti il regista diventerebbe "un volgarissimo illustratore". Disse di più, contro i suoi interessi, come specificò, che "da un brutto libro si può fare un buon film". Mi fece capire che i rapporti tra cinema e letteratura devono essere provocatori al punto da accettare che Elio Petri in ''Todo modo'', più interessato alle pagine sugli esercizi spirituali dei democristiani che alla totalità del romanzo, fu più fedele a Pasolini che all'autore del libro. Fu una grande lezione, quella di Sciascia.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/03/cinema-in-sicilia-occasione-persa.html]'', ''la Repubblica.it'', 3 gennaio 2013.</ref>
 
{{intestazione|Intervista di Vito Magno, ''Il Mistero salverà il mondo'', in Rai Vaticano [http://raivaticano.blog.rai.it/2010/06/02/tornatore-se-dicessi-di-non-credere-mentirei/ 2 giugno 2010]}}
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*L'arte e la cultura rimandano ad un concetto di bellezza che serve a fornire all'uomo strumenti migliori per la convivenza sociale e civile.
*Non so neanche se ho un talento! Qualcuno dice che ce l'ho, ma io non lo so. E spero di non saperlo mai.
 
{{int|Citato in Mario Di Caro''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/03/cinema-in-sicilia-occasione-persa.html Cinema in Sicilia, occasione persa]'', ''la Repubblica.it'', 3 gennaio 2013}}
*Chiudere un ciclo non significa che non farò più film sulla Sicilia, anche perché non so dove mi porterà il mio girovagare cinematografico. Quando finivo di girare i miei film "siciliani" sentivo che nel mio cassetto c'era ancora del materiale sulla Sicilia: all'indomani di ''Baaria'', invece, ho avuto la sensazione di essermi svuotato. ''Nuovo cinema Paradiso'' o ''Malena'' sono parti di un unico film, che poi è diventato ''Baaria''. Dopodiché il mio essere siciliano c'è in tutti i miei film, anche ne ''La migliore offerta'': magari in futuro ci sarà un nuovo modo per affrontare la Sicilia, un modo diverso per sublimare la mia memoria.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/03/cinema-in-sicilia-occasione-persa.html]'', ''la Repubblica.it'', 3 gennaio 2013.</ref>
*{{NDR| Cinema e [[Sicilia]]}} È un fermento che c'è sempre stato. Solo che lo diciamo noi siciliani e allora può sembrare un vanto, gli altri se ne accorgono ma non lo dicono nel timore di fare un complimento. È un fermento che ora si manifesta nel cinema, altre volte nel teatro o nella letteratura. Il mio ''Schermo a tre punte'', il documentario sul cinema girato in Sicilia, ormai è vecchio perché sono stati fatti tanti altri film: se avessimo avuto la filosofia di dare mezzi opportuni e incentivi, oggi questo fermento sarebbe più forte. Questa è stata la terra più amata dal cinema, e lo siamo tuttora: negli anni Sessanta c'era una troupe ogni due mesi ma era un cinema che arrivava da fuori, girava e andava via, noi davamo solo le comparse. Nessuno ha pensato di costruire una realtà, una scuola di cinema, qualcosa che riducesseiriducesse i costi delle produzioni, che cogliesse l'opportunità di lavoro.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/03/cinema-in-sicilia-occasione-persa.html]'', ''la Repubblica.it'', 3 gennaio 2013.</ref>
*[[Leonardo Sciascia|Sciascia]] disse che il film deve essere un tradimento rispetto al libro, altrimenti il regista diventerebbe "un volgarissimo illustratore". Disse di più, contro i suoi interessi, come specificò, che "da un brutto libro si può fare un buon film". Mi fece capire che i rapporti tra cinema e letteratura devono essere provocatori al punto da accettare che Elio Petri in ''Todo modo'', più interessato alle pagine sugli esercizi spirituali dei democristiani che alla totalità del romanzo, fu più fedele a Pasolini che all'autore del libro. Fu una grande lezione, quella di Sciascia.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/03/cinema-in-sicilia-occasione-persa.html]'', ''la Repubblica.it'', 3 gennaio 2013.</ref>
 
==Film==
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*''[[La migliore offerta]]'' (2013)
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria{{DEFAULTSORT:Registi italiani|Tornatore, Giuseppe]]}}
[[Categoria:SceneggiatoriRegisti italiani|Tornatore, Giuseppe]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani]]