Giuseppe Pontiggia: differenze tra le versioni

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*Ma in mezzo sta la virtù, dice Orazio, non la verità. Altrimenti sarebbe risolto il problema. La verità, per quanto riguarda gli uomini, è sempre diversa.
*[Cornali] appartiene a quella classe di idioti euforici che dichiarano alla televisione: "Ho avuto tutto dalla vita". Che sarebbero sopportabili se non fossero invece arroganti, sperando di suscitare, anche nell'epilogo, l'invidia per una vita immaginaria.
*È l'eccesso a tradire [[verità e bugia|la menzogna, la verità]] non ama i superlativi.
*Che da giovani la prospettiva dell'handicap sconcerti p un tributo alla crescita. L'eternità dura fino ai quarant'anni e le ambizioni si lasciano sobriamente ridurre a una parola: tutto. Procedendo negli anni, c'è chi regredisce a inseguire una gioventuù retreospettiva, i più euforici ci provano, i più stupidi ci riescono. Ma l'handicap diventa nel frattempo un congiunto, una esperienza familiare, si incarna in modo visibile negli altri, prima di insediarsi in noi stessi.
*Parlare bene del bene è imperdonabile. Infatti non me lo perdono. Ma dovevo pagare di persona l'impagabile aiuto di parenti, amici e sconosciuti.
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*Giuseppe Pontiggia, ''Prima persona'', Mondadori, Milano, 2002.
 
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