Marco Presta: differenze tra le versioni

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* Lo slittino e il curling m'ipnotizzano. Il [[curling]] soprattutto: a turno, un componente delle due squadre lancia sul ghiaccio una specie di pentola a pressione, mentre gli altri con degli scopettoni spazzolano la pista. Al primo impatto, sembra la trasposizione atletica di comuni attività domestiche, manca solo, perché il quadro sia completo, che i giudici di gara spolverino, di tanto in tanto, il tabellone del punteggio. (p. 118)
* Non si fa l'[[urologo]] per vocazione. Aveva l'ambizione di salvare vite umane e mettere un dito nel sedere alla gente, non sono progetti conciliabili. (p. 120)
* [[Pregiudizio|Essere prevenuti]] è un atteggiamento che mi sento di consigliare a tutti, si risparmia un sacco di tempo. Io lo sono stato e lo sono tuttora, con risultati davvero soddisfacenti. [...] Perché perdere tempo a cercare di comprendere una persona, quando ti dà immediatamente, chiara e splendente, la sensazione di essere un cretino? Con ogni probabilità lo è davvero. Di esseri umani da conoscere e di pietanze da mangiare ce n'è a bizzeffe, non è il caso di sprecare energie con tutto ciò che, al primo impatto, non ci ha fatto una buona impressione. (p. 132)
* Non è facendo le scale che t'accorgi d'essere [[Senilità|anziano]] e neanche dal fatto che dormi meno o che senti poco quando ti parlano. <br/> È di fronte al [[bancomat]] che la senilità si manifesta in tutta la sua spietatezza. Il vecchio si avvicina a questi distributori automatici con lo stesso orrore delle vergini che venivano condotte all'altare per essere sacrificate. (p. 172)
* È arduo sopportare la [[felicità]] altrui, specie se innocente. Non poter imputare a chi l'ha raggiunta nulla d'ingiusto o disonesto, la rende indigeribile a milioni di poveri diavoli che l'hanno cercata inutilmente. Sei felice ma almeno dimmi che hai strozzato una vecchietta o che hai derubato tuo fratello. Niente, neanche questo mi viene concesso. (p. 183)