Giordano Bruno: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Da Dio così v'è una discesa mediante il mondo all'essere animato, e dall'essere animato v'è un'ascesa mediante il mondo fino a Dio. (2000, p. 39)
*In ogni cosa, in ogni vita si trova questa specie di senso, che non nominiamo animale al mondo del volgo, collegandolo ad una determinata anima; né possono essere nominate animali queste parti, ma con riferimento all'universo, spirito unico, ovunque insito, e senso inteso a captare ovunque le cose, che dappertutto sente tali effetti e passioni, constatabile in ogni cosa. (2000, p. 43)
*Da qui si può prendere in considerazione la causa per la quale non solo l'azione concerne le cose vicine, ma pure quelle remote per il senso; mentre, in concreto, come si disse sopra, ogni cosa si verifica mediante la comunione dello spirito universale, tutto in tutto e in ogni parte del mondo. (2000, p. 51)
:''Inde credere et considerare licet causam, qua non solum actio est ad propinqua, sed etiam ad remota secundum sensum; secundum rem enim, ut supra dictum est, per communionem spiritus universalis, qui est totus in toto et qualibet mundi parte.''
*Corpo continuo è in verità il corpo insensibile, cioè lo spirito aereo ovvero etereo, attivissimo, ed efficacissimo, come quello mai collegato all'anima, per la somiglianza per cui più recede dalla rozzezza della ottusa sostanza sensibile dei composti. (2000, pp. 51-53)
*Duplice è il movimento delle cose: naturale e preternaturale; quello naturale proviene da principio intrinseco; quello preternaturale da principio estrinseco; naturale è quello che armonizza con la natura, la solidità, la generazione; al contrario il preternaturale, è duplice: violento, contro natura, oppure ordinato e coordinabile, non in contrasto con la natura. (2000, p. 55)
*[...] al [[demone]] non occorrono neanche orecchie, neppure voce o sussurro; penetra il senso interno, come si è detto. In questa maniera inviano [[sogno|sogni]]; fanno ascoltare voci, provocano visioni non solo, ma anche a chi è sveglio inculcano determinati pensieri a stento attribuibili a un altro, talvolta mediante enigmi, talvolta insinuando la verità mediante più precisi sensi, talaltro ingannando forse. (2000, p. 65)
*Da tutto ciò consegue la ragione per cui il [[magnete]], mediante il genere, attira. (2000, p. 57)
*La ligatura prima, da cui gli spiriti sono avvinti, è quella generale, e metaforicamente è figurata nell'avvinto Cerbero a tre teste di Trivia, portiere degli inferi: si tratta del triplice impegno, in fisica, matematica e metafisica, richiesto a chi liga, ovvero il mago. (2000, p. 73)
*La quarta ligatura è l'[[anima del mondo]], ovvero spirito cosmico, che accoppia ed unifica il tutto al tutto, e così ogni cosa si apre ad ogni cosa, come già detto. (2000, p. 73)
*La ligatura della [[fantasia]], per sé è lieve, a meno che la ligatura della [[mente|cogitativa]] non ne raddoppi le forze. Infatti gli spettri che ligano e costringono l'animo dell'ingenuo, dello stolto, del credulo, della mente fanatica, sono derisi e spregiati come inani ombre dall'igegno sobrio, ben nato e disciplinato. (2000, p. 91)
*Di qui la nota sentenza di [[Ippocrate]]: ''Il più efficace dei medici è quello in cui molti hanno fede'', in quanto liga molti, o coll'eloquio, o con l'aspetto, o con la notorietà. Ciò riguarda non solo il medico, ma anche ogni genere di [[magia|mago]], e quale che sia il titolo di potere, perché chi opera ligature difficilmente con altri mezzi potrà suscitare l'immaginazione.<br />Ed i [[teologia|teologi]] credono ed ammettono e predicano su colui che per sé può compiere ogni cosa, ma che non era in grado di curare quelli che non avevano fede in lui, e l'esauriente spiegazione di simile impotenza va riportata all'immaginazione, che egli non fu in grado di ligare; i famigliari, infatti, cui la sua modesta origine ed educazione erano note, spregiavano ed irridevano il medico e il profeta: di qui il proverbio ''Nessun profeta è riconosciuto nella sua terra''.<br />È dunque più facile, per qualcuno, ligare colui che è meno noto, per mezzo dell'opinione e della disponibilità della fede, per la quale la potenza dell'anima si predispone in una certa maniera, si apre, si esplica, come se, per accogliere il sole, aprisse finestre che in altro frangente manterrebbe sigillate, e vien dato accesso a quelle impressioni che l'arte del ligatore esige, onde imporre successive ligature, come la speranza, la compassione, il timore, l'amore, l'odio, l'indignazione, l'ira, la gioia, la pazienza, lo spregio della vita, della morte, della fortuna, e tutti gli altri affetti, le cui forze dall'anima trasmigrano nel corpo, per modificarlo. (2000, pp. 91-93)