Anthony de Mello: differenze tra le versioni

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*L'apertura verso la [[verità]], quali che siano le conseguenze, dovunque ci porti, senza sapere nemmeno dove ci porterà. Questa è la [[fede]]. Non una convinzione, ma la fede. Le convinzioni danno molta sicurezza, la fede è insicurezza. Non si sa dove si andrà a finire. Si è pronti a seguire e si è aperti, aperti a tutto! Si è pronti ad ascoltare.
*La prima cosa che voglio capiate, se davvero intendete svegliarvi, è che non volete svegliarvi. Il primo passo verso il risveglio è essere sufficientemente sinceri da ammettere di fronte a se stessi che non è piacevole. Voi non volete essere felici.
*La [[solitudine]] non si cura con la compagnia umana. La solitudine si cura attraverso il contatto con la realtà.
*La vita è un [[mistica|mistero]], il che significa che la mente [[ragione|razionale]] non è in grado di comprenderla. Per questo dovete svegliarvi, e improvvisamente vi renderete conto che la [[realtà]] non è problematica: il [[problema]] siete voi.
*Ogni volta che avete un sentimento negativo nei confronti di qualcuno, vivete in un'illusione. C'è qualcosa di seriamente sbagliato in voi. Non vedete la realtà. Qualcosa, dentro di voi, deve cambiare. Ma cosa facciamo, in genere, quando abbiamo un sentimento negativo? «È colpa sua. Deve cambiare». No! Il mondo è a posto. Chi deve cambiare siete ''voi''.
*Quando uno mi dice: «Non mi piace far del [[male]] alla gente» io rispondo: «Piantala! Non ci credo». [...] Tutti noi adoriamo ferire le persone. Ci piace da morire. E quando è qualcun altro a far del male, ne godiamo. Però, non vogliamo essere noi a far del male, perchè ''noi stessi'' ne usciremmo feriti! [...] Se siamo noi a fare del male, altri avranno di noi una cattiva opinione. Non ci apprezzeranno, parleranno male di noi, e questo non ci piace!
*Chi decide cosa significa avere [[successo]]? Questa stupida società! La principale preoccupazione della società è mantenere la società stessa in uno stato di infermità! E prima lo si capisce, meglio è.
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*Quante persone conoscete che rimangono indifferenti alle lodi o alle critiche? Non è umano, diciamo noi. Umano significa che bisogna essere un po' scimmie, in modo che tutti vi possano tirare la coda, e voi facciate tutto ciò che ''dovreste'' fare. [...] Se trovate che io abbia fascino, significa che in questo momento siete di buon umore, e niente più. Significa anche che sono adatto alla vostra lista della spesa. Tutti noi ci portiamo in giro una lista della spesa, e in un certo senso le persone devono essere a misura di questa lista [...].
*Siamo meccanizzati, controllati. Scriviamo dei libri su come essere controllati e su com'è meraviglioso essere controllati e su come è indispensabile che la gente vi dica che siete ok. Solo allora vi sentite bene. Che meraviglia stare in prigione [...]. Lasciate che vi dica una cosa: se consentite a voi stessi di sentirvi bene quando la gente vi dice che siete ok, vi state preparando a sentirvi male quando la gente vi dirà che non siete in gamba. Finché si vive per soddisfare le aspettative di altri, bisogna stare attenti a come ci si veste, a come ci si pettina, al fatto che le scarpe siano sempre lucide [...]. E lo chiamate umano? [...] Gesù Cristo doveva essere piuttosto «non ok», secondo gli standard del tempo. Voi non siete ok e non siete non ok, siete voi e basta.
*Mi capita spessissimo, nei miei gruppi, di trovare persone che non sono assolutamente presenti. È presente la loro mamma, è presente il loro papà, ma loro no. [...] Potrei sezionarvi, pezzo dopo pezzo, e chiedervi: «Vediamo, questa frase viene dal papà, dalla mamma, dalla nonna, dal nonno, da chi?». [...] Chi vive in voi? [...] Pensate di essere liberi, ma probabilmente non c'è un gesto, un pensiero, un'emozione, un atteggiamento, una convinzione in voi che non venga da qualcun altro.
*[...] se dipendete da altre persone, il passo successivo, ne siate coscienti o meno, sarà ''esigere'' che altri contribuiscano alla vostra felicità. Poi ci sarà un ulteriore gradino, paura, paura della perdita, [...] paura di essere respinti, controllo reciproco. L'amore perfetto esclude la paura. Dove c'è amore non ci sono pretese, aspettative, dipendenza. Io non esigo che voi mi facciate felice; la mia felicità non alberga in voi [...]; godo immensamente della vostra compagnia, ma non mi abbarbico a voi.
*«Se non odiate vostro padre e vostra madre, i vostri fratelli e le vostre sorelle, se non rinunciate per sempre a tutto ciò che possedete, non potete essere miei discepoli». Dovete abbandonare tutto. Non è una rinuncia fisica, lo capite: sarebbe facile. Quando cadono le vostre illusioni, finalmente siete in contatto con la realtà, e credetemi, non sarete mai più soli, mai più. La [[solitudine]] non si cura con la compagnia umana. La solitudine si cura attraverso il contatto con la realtà.
*La gente pensa che, senza desideri, si sia come pezzi di legno senza vita. In realtà, si perde solo la tensione. Liberatevi dalla paura di fallire, dalla preoccupazione di riuscire, e sarete voi stessi. Rilassatevi. Non guidereste, come state facendo ora, con il piede sul freno.«»
*La [[vita]] è un banchetto, e la tragedia è che la maggior parte della gente sta morendo di fame.
*La cosa più difficile del mondo è ascoltare, vedere. Noi non vogliamo vedere. [...] Non vogliamo guardare, perchè se lo facciamo potremmo cambiare. [...] Se si guarda, si perde il controllo di quella vita che riusciamo a tenere insieme in modo tanto precario. E dunque, per potervi svegliare, la cosa [...] di cui avete più bisogno in assoluto è la disponibilità a imparare qualcosa di nuovo.
*Preferirei mille volte sentirvi dire: «Mi sono svegliato dall'ultima volta che ci siamo visti; quello che ti ho fatto non accadrà più», piuttosto che: «Mi dispiace moltissimo per quello che ti ho fatto».
*Nessuno è stato cattivo nei vostri confronti. Qualcuno è stato cattivo nei confronti di quello che pensavano voi foste, ma non nei vostri confronti.
*Nessuno è stato cattivo nei vostri confronti. Qualcuno è stato cattivo nei confronti di quello che pensava voi foste, ma non nei vostri confronti. Nessuno vi respinge: le persone respingono soltanto quel che pensano voi siate. Ma questo ragionamento può essere applicato in entrambi i sensi: allo stesso modo, nessuno vi accetta. Finché le persone non si svegliano, accettano o respingono l'immagine che hanno di voi. Si sono formati un'idea su di voi e respingono o accettano solo quella.
*Ogni volta che avete un sentimento negativo nei confronti di qualcuno, vivete in un'illusione. C'è qualcosa di seriamente sbagliato in voi. Non vedete la realtà. Qualcosa, dentro di voi, deve cambiare.
*Quando guardiamo una persona, in realtà non vediamo quella persona: pensiamo soltanto di vederla. Quel che vediamo è qualcosa che abbiamo fissato nella nostra mente. Riceviamo un'impressione e ci atteniamo a quell'impressione, continuando a guardare quella persona attraverso il filtro di quell'impressione. E questo lo facciamo con quasi tutto.
*Ricordate quelle splendide parole di Buddha: "i monaci e i discepoli non devono accettare le mie parole per rispetto, ma devono analizzarle come un orefice analizza d'oro − tagliando, limando, levigando, fondendo". Quando vi comportate in questo modo, significa che state ascoltando. Avete fatto, allora, un grande passo avanti verso il risveglio.