Nikolaj Vasil'evič Gogol': differenze tra le versioni

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*Tutto il gruppo formava un quadro poderoso: Ivan Nikiforovič eretto in mezzo alla stanza nella sua intera bellezza, senza verun ornamento! La vecchia, a bocca aperta, e l'espressione più stolta sul viso spiritato! Ivan lvanovič col braccio in alto, così come si raffigurano i tribuni romani! Un attimo raro fu quello, una scena grandiosa! E, pur nonostante, non vi era che un solo spettatore: il ragazzino dall'incommensurabile pastrano, che stava lì assai tranquillo, scaccolandosi il naso con un dito. (''Mirgorod'', p. 315)
*Agafija Fedoseevna aveva una scuffia sul capo, tre verruche sul naso, e una vestaglia color caffè a fiori gialli. I suoi fianchi parevano un mastello, e perciò ritrovarne la cinta sarebbe stato arduo altrettanto come vedersi il naso senza lo specchio; le gambe le aveva assai corte, e a foggia di due cuscini. Spettegolava, e mangiava barbabietole lesse al mattino, e possedeva l'arte di leticare in modo perfetto; e nel corso di tutte queste molteplici cure mai un solo momento il suo viso cambiava espressione; cosa di cui, per solito, sono capaci soltanto le donne. (''Mirgorod'', p. 317)
*Se voi farete il vostro ingresso dal lato della piazza, vi soffermerete certo ad ammirarne la vista: v'è una [[pozzanghera]], una superba pozzanghera! Unica, quale mai ne vedeste di simili! Occupa quasi tutta la piazza. Stupenda pozzanghera! Case e casette, che da lontano si possono scambiare per biche di fieno, la circondano, e stupiscono della sua venustà. (''Mirgorod'', p. 319)
*Noia, a questo mondo, signori! (''Mirgorod'', explicit, p. 339)
*Di questo sarto non occorrerebbe certo dir molto, ma poiché è ormai invalso l'uso che in un racconto venga dichiarato appieno il carattere di ciascun personaggio, così non v'è nulla da fare: serviamo, allora, in tavola anche questo Petrovič! (''Il cappotto'', p. 445)