José Saramago: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m +wikilink
Riga 56:
*Oltre alla conversazione delle donne, sono i [[sogno|sogni]] che trattengono il mondo nella sua orbita.
*Quanto alla leggerezza del fardello, così dovrebbe essere ogni volta che uomo e [[donna]] portano con sé ciò che hanno, e che ciascuno di loro si porti dentro l'altro, per non dover ritornare sui loro passi, è sempre tempo perduto e basta.
*Si dice che il [[bene e male|male]] non regge a lungo, anche se, per la fatica che si porta dietro, a volte sembra di sì, ma quello su cui non c'è dubbio è che non dura il [[bene e male|bene]] per sempre.
*Tutto il sapere è in Dio, Così è, rispose il Volatore, ma il sapere di Dio è come un fiume d'acqua che corre verso il mare, è Dio la fonte, gli uomini l'oceano, non valeva la pena di aver creato tanto universo se non dovesse essere così.
*Tutto nel mondo sta dando risposte, quel che tarda è il tempo delle domande.
Riga 91:
 
===Citazioni===
*È lui, in fondo, l'uomo verso cui svolgono lo sguardo Giuseppe di Arimatea e Maria Maddalena, lui che fa piangere il sole e la luna, lui che poco fa ha lodato il Buon Ladrone e disprezzato il Cattivo perché non ha capito che non c'è alcuna differenza tra l'uno e l'altro o, se differenza c'è, non è quella, ché [[bene e male|il Bene e il Male]] non esistono in se stessi, ciascuno di essi è solo l'assenza dell'altro. (p. 13)
*Forse i [[sogni]] sono i ricordi che l'anima ha del corpo. (p. 16)
*In fin dei conti il [[pensiero]], lo hanno già detto altri, o forse anch'io, è come un grosso gomitolo di filo arrotolato su se stesso, lento in alcuni punti, in altri stretto fino alla soffocazione e allo strangolamento, è qui, dentro la testa, ma è impossibile conoscerne tutta l'estensione, bisognerebbe srotolarlo, tenderlo e infine misurarlo, ma questo, per quanto lo si tenti, o si finga di tentarlo, non si può fare da soli, senza aiuto, dev'esserci qualcuno che un giorno venga a dirti dove tagliare il cordone che lega l'uomo al suo ombelico, dove legare il pensiero alla sua causa. (p. 28)