Anthony de Mello: differenze tra le versioni

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==''Istruzioni di volo per aquile e polli''==
===[[Incipit]]===
*Nel Nuovo Testamento c'è una frase fantastica di Paolo, che parlando dell'amore scrive: «L'amore non serba rancore». Talvolta mi trovo a dire alle persone: «Voi resterete a bocca aperta quando arriverete lassù e scoprirete che non c'è alcun peccato che Dio non possa perdonare».<ref>Sotto al titolo della "Parte Prima, ''Lasciate la vostra barca sulla spiaggia''", c'è una poesia:
*Quando Gesù nacque, gli angeli cantavano la pace e quando morì ci lasciò un regalo: la sua pace. «Vi dò la mia pace». La pace è un regalo, non possiamo produrla noi, tanto meno crearla. Tutto ciò che possiamo fare è disporre i nostri cuori a riceverla.
*Osserva la creazione: alberi, uccelli, erba, animali... Sai una cosa? Tutta la creazione è colma di gioia. Tutta la creazione è felice! Si, lo so: c'è sofferenza, dolore, crescita, declino, vecchiaia e morte. Si, tutto ciò sta nella creazione, ma se voi comprendeste cosa realmente significa felicità! Solo l'essere umano ha sete, solo il cuore umano è inquieto. Non è strano? Perché l'essere umano è infelice e cosa si può fare per trasformare questa tristezza in gioia? Perché gli uomini sono tristi? Perché hanno idee distorte e atteggiamenti sbagliati. La prima idea distorta che gli uomini hanno è che gioia equivalga a euforia, sensazioni di piacere, divertimento. Con questa idea in testa gli uomini vanno in cerca di droghe e stimolanti, e finiscono con l'essere depressi [...] La seconda idea distorta consiste nel pensare che possiamo raggiungere la nostra felicità, che possiamo fare qualcosa per afferrarla [...] La terza e forse più determinante idea distorta sulla felicità consiste nel ritenere che essa si trovi fuori di noi, nelle cose esterne, nelle altre persone. «Cambio lavoro, così forse sarò felice»; oppure: «Cambio casa, mi sposo con un'altra persona..., così forse sarò felice», ecc. La felicità non ha nulla a che vedere con l'esterno. In genere si crede che i soldi, il potere, la rispettabilità possano rendere felici. Di fatto però non è così.
*Molte persone non sono felici, perchè impongono condizioni alla propria felicità.
*C'era un grande maestro zen, chiamato Ryokan. Costui abitava ai piedi di una montagna e conduceva una vita molto semplice. Un giorno, durante la sua assenza, un ladro entrò in casa sua, ma non trovò nulla da rubare. Mentre il ladro stava rovistando, il maestro tornò e colse sul fatto lo scassinatore. Ryokan gli disse: «Hai fatto un lungo viaggio per derubarmi, non puoi ripartire a mani vuote». E gli diede tutti i suoi vestiti e la coperta! Il ladro, sbalordito, prese i vestiti e sparì. Dopo che se ne fu andato, il maestro si sedette sulla soglia di casa, guardò la luna splendente e pensò: «Poveretto! Come mi sarebbe piaciuto potergli dare questa stupenda luna!».
*Provate a dire: «Come sono fortunato! Come sono grato per tutto ciò!». Sapete una cosa? È impossibile essere riconoscenti e non essere felice.
*Un giorno un uomo corse dal suo rabbi e gli disse: «Rabbi, devi aiutarmi! La mia casa è un inferno! Viviamo in un'unica stanza io, mia moglie, i miei figli e la famiglia di mia moglie. È un inferno! Non c'è spazio per tutti». Il rabbi sorrise e disse: «Va bene, ti aiuto, ma devi promettermi di fare quello che ti dirò». E l'uomo: «Te lo prometto, te lo prometto! Te lo prometto solennemente!» Il rabbi chiese: «Quanti animali hai?». L'uomo rispose: «Una mucca, una capra e sei galline». Il rabbi disse: «Rinchiudi gli animali nella stanza e torna tra una settimana». L'uomo non credette alle sue orecchie, ma una promessa è una promessa. Quindi, tornò a casa abbattuto. La settimana successiva tornò sconsolato e disse al rabbi: «Sto impazzendo! Finirò con l'avere un infarto. Per favore, fai qualcosa...». Il rabbi con calma replicò: «Torna a casa e riporta in cortile gli animali. Torna da me tra una settimana». L'uomo corse a casa sua. Ora, quando tornò la settimana successiva, i suoi occhi brillavano; esclamò: «Rabbi, la casa è una meraviglia, così pulita! È un paradiso!». Avete capito? «Mi lamentavo sempre di non avere le scarpe, finché ho conosciuto una persona senza piedi!».
*Scoprite quali sono le cose più belle della vita. Allora scoprirete cosa significa realmente amare, gustare, odorare, vedere, sentire. Vi capiterà di udire il canto degli uccelli, il vento tra gli alberi e la voce degli amici, vedrete il loro volto. Scoprirete tutte queste cose e potrete assaporare il segreto della gratitudine.
<ref>Sotto al titolo della "Parte Prima, ''Lasciate la vostra barca sulla spiaggia''", c'è una poesia:
<poem>''Preghiera, amore, spiritualità, religione''
''significano liberarsi dalle illusioni.''
Line 78 ⟶ 71:
''Allora sarete trasformati.''
''Solo allora saprete chi è Dio...''</poem></ref>.
 
===Citazioni===
*Quando Gesù nacque, gli angeli cantavano la pace e quando morì ci lasciò un regalo: la sua pace. «Vi dò la mia pace». La pace è un regalo, non possiamo produrla noi, tanto meno crearla. Tutto ciò che possiamo fare è disporre i nostri cuori a riceverla.
*Osserva la creazione: alberi, uccelli, erba, animali... Sai una cosa? Tutta la creazione è colma di gioia. Tutta la creazione è felice! Si, lo so: c'è sofferenza, dolore, crescita, declino, vecchiaia e morte. Si, tutto ciò sta nella creazione, ma se voi comprendeste cosa realmente significa felicità! Solo l'essere umano ha sete, solo il cuore umano è inquieto. Non è strano? Perché l'essere umano è infelice e cosa si può fare per trasformare questa tristezza in gioia? Perché gli uomini sono tristi? Perché hanno idee distorte e atteggiamenti sbagliati. La prima idea distorta che gli uomini hanno è che gioia equivalga a euforia, sensazioni di piacere, divertimento. Con questa idea in testa gli uomini vanno in cerca di droghe e stimolanti, e finiscono con l'essere depressi [...] La seconda idea distorta consiste nel pensare che possiamo raggiungere la nostra felicità, che possiamo fare qualcosa per afferrarla [...] La terza e forse più determinante idea distorta sulla felicità consiste nel ritenere che essa si trovi fuori di noi, nelle cose esterne, nelle altre persone. «Cambio lavoro, così forse sarò felice»; oppure: «Cambio casa, mi sposo con un'altra persona..., così forse sarò felice», ecc. La felicità non ha nulla a che vedere con l'esterno. In genere si crede che i soldi, il potere, la rispettabilità possano rendere felici. Di fatto però non è così.
*Molte persone non sono felici, perchè impongono condizioni alla propria felicità.
*C'era un grande maestro zen, chiamato Ryokan. Costui abitava ai piedi di una montagna e conduceva una vita molto semplice. Un giorno, durante la sua assenza, un ladro entrò in casa sua, ma non trovò nulla da rubare. Mentre il ladro stava rovistando, il maestro tornò e colse sul fatto lo scassinatore. Ryokan gli disse: «Hai fatto un lungo viaggio per derubarmi, non puoi ripartire a mani vuote». E gli diede tutti i suoi vestiti e la coperta! Il ladro, sbalordito, prese i vestiti e sparì. Dopo che se ne fu andato, il maestro si sedette sulla soglia di casa, guardò la luna splendente e pensò: «Poveretto! Come mi sarebbe piaciuto potergli dare questa stupenda luna!».
*Provate a dire: «Come sono fortunato! Come sono grato per tutto ciò!». Sapete una cosa? È impossibile essere riconoscenti e non essere felice.
*Un giorno un uomo corse dal suo rabbi e gli disse: «Rabbi, devi aiutarmi! La mia casa è un inferno! Viviamo in un'unica stanza io, mia moglie, i miei figli e la famiglia di mia moglie. È un inferno! Non c'è spazio per tutti». Il rabbi sorrise e disse: «Va bene, ti aiuto, ma devi promettermi di fare quello che ti dirò». E l'uomo: «Te lo prometto, te lo prometto! Te lo prometto solennemente!» Il rabbi chiese: «Quanti animali hai?». L'uomo rispose: «Una mucca, una capra e sei galline». Il rabbi disse: «Rinchiudi gli animali nella stanza e torna tra una settimana». L'uomo non credette alle sue orecchie, ma una promessa è una promessa. Quindi, tornò a casa abbattuto. La settimana successiva tornò sconsolato e disse al rabbi: «Sto impazzendo! Finirò con l'avere un infarto. Per favore, fai qualcosa...». Il rabbi con calma replicò: «Torna a casa e riporta in cortile gli animali. Torna da me tra una settimana». L'uomo corse a casa sua. Ora, quando tornò la settimana successiva, i suoi occhi brillavano; esclamò: «Rabbi, la casa è una meraviglia, così pulita! È un paradiso!». Avete capito? «Mi lamentavo sempre di non avere le scarpe, finché ho conosciuto una persona senza piedi!».
*Scoprite quali sono le cose più belle della vita. Allora scoprirete cosa significa realmente amare, gustare, odorare, vedere, sentire. Vi capiterà di udire il canto degli uccelli, il vento tra gli alberi e la voce degli amici, vedrete il loro volto. Scoprirete tutte queste cose e potrete assaporare il segreto della gratitudine.
 
==Note==