Fabio Tombari: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Fabio Tombari==
*Non mi sono mai proposto al pubblico ciclicamente. L'unica mia forma di presenza sono stati e sono i miei libri. Ho una particolare idea dell'arte, del mestiere dello scrittore che cozza tremendamente con l'idea corrente. A me il successo non interessa perché il successo ti induce ad assumere certi comportamenti fasulli, ambigui. Ho dei criteri che voglio seguire per continuare liberamente a lavorare. Il resto, tutto il resto, è una sovrastruttura che non regge, non può reggere. (citato in Francesco Scarabicchi, ''Il gioco, la pista e il segno'', Bagaloni, Ancona, 1977)
*Una notte i cuccioli aspettarono inutilmente il loro babbo. Il babbo non venne più. Poi due morirono di tosse, un altro fu ucciso da una vipera. E infine una sera d'estate avvenne la strage. I cani li avevano scovati. Arrivarono gli uomini col bastone che tuona, spararono, distrussero la tana. La madre fu la prima a saltar fuori per difendere i suoi orfanelli. Ma non li poté salvare. Gli uomini avevano già ucciso due piccoli e catturato il terzo, che portarono via. Quella sera la volpe s'aggirò inutilmente nel bosco. Discese la notte. Pareva che tutte le stelle fossero state messe a casaccio; l’universo schiantato, rovesciato. (''La Volpe'', in ''Il Libro degli Animali'')
 
==''I ghiottoni''==
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==''Il segreto d'oltremare''==
*C'è un cielo nell'uomo: l'anima stessa. Nuvolosa o serena, l'anima umana è il cielo, ove angeli e demoni si combattono fra luce e tenebra.
*Questo scontento, quest'uggia, e il mare stesso che stremato si getta per le rive come un naufrago: ogni vita è naufragio se non ne afferriamo il senso. Oltre la storia naturale la storia umana, oltre la storia umana la storia cosmica.