Claudio Ranieri: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Claudio Ranieri==
*Alla [[Juventus Football Club|Juventus]] sono solo arrivato nel momento sbagliato, con l'attuale dirigenza sarebbe stato diverso. Alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] avrei fatto meglio a lasciare dopo il primo anno perché avevo capito che non si poteva investire. All'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] dovevo andare via dopo la cessione di [[Thiago Motta]]: il ridimensionamento era evidente.<ref>Citato in ''[http://m.goal.com/s/it/news/4000894/ Se Ranieri potesse tornare indietro... "All'Inter dovevo andare via dopo la cessione di Thiago Motta"]'', ''Goal.com'', 24 maggio 2013.</ref>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Famosa gaffe]] nel 2007}} Do al Torino il bentornato in serie A.<ref>In quell'occasione era stata promossa la Juventus e non il Torino, che militava già in Serie A.</ref><ref>Dall'intervista di Gino Minguzzi; citato in ''[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2007/06_Giugno/05/minguzzi.html Claudio il gentiluomo parte con una gaffe: «Bentornato in A al Torino»]'', ''Corriere.it'', 5 giugno 2007.</ref>
*Dobbiamo essere sempre i migliori. I campioni sono tali perché vogliono essere sempre i migliori e noi tutti dobbiamo assorbire questo DNA dai nostri. Quando vedrò tutta la squadra dare tutto fino all'ultimo allora potrò dire che avranno capito cosa significa essere la [[Juventus Football Club|Juventus]]. Vale a dire non rilassarsi dopo aver vinto una partita. Noi non possiamo permettercelo, perché siamo la Juve. Io stesso non sono arrivato qui per grazia ricevuta. Mi sono guadagnato tutto giorno per giorno. E noi giorno per giorno dobbiamo lavorare per migliorare.<ref>Citato in ''[http://web.archive.org/web/20080527052228/http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newsseriea_75DC7CCB890C4D328386AC00FF7B4EE3.asp Ranieri: «Dobbiamo essere i migliori»]'', ''Juventus.com'', 19 aprile 2008.</ref>
*È un ragazzo d’oro, ha tutto per essere un campione. Però mi fa disperare: a volte mi accorgo che è il momento di mandarlo in campo, ma lui non tocca il pallone, non rincorre gli avversari, guarda la partita. Poi il giorno dopo in allenamento fa il fenomeno. Gli dico: "perché non l’hai fatto ieri?" Mi spiace molto, ma non posso farlo giocare con l’auricolare. Forse è anche colpa mia, perché non riesco a trovare la chiave giusta per arrivare al cuore di [[Mauro Zarate|Zàrate]].<ref>Dall'intervista al Corriere della Sera, citato in ''[http://www.sportnews.eu/2012/01/11/zarate-e-un-film-gia-visto-ranieri-in-campo-non-tocca-il-pallone-in-allenamento-fa-il-fenomeno/ Zàrate e un film già visto. Ranieri: «In campo non tocca il pallone, in allenamento fa il fenomeno»]'', ''Sportnews.eu'', 11 gennaio 2012.</ref>