Fabio Tombari: differenze tra le versioni

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'''Fabio Tombari''' (1899 – 1989), scrittore italiano.
==Su Fabio Tombari e la sua arte==
 
==SuCitazioni di Fabio Tombari e la sua arte==
* A Fabio Tombari, al fresco ingegno, che già con alcuna pagina mi sedusse, offro i talismani del [[Vittoriale]], ricordandomi che fui l'animaliere, amico del [[Firenzuola]]. ''Gardone, 21-6-1935'' ([[Gabriele D'Annunzio]]); citato in Lina Sacchetti, ''L'arte di Fabio Tombari e i giovani'', Pellegrini Editore, [pag. 98]
*Non mi sono mai proposto al pubblico ciclicamente. L'unica mia forma di presenza sono stati e sono i miei libri. Ho una particolare idea dell'arte, del mestiere dello scrittore che cozza tremendamente con l'idea corrente. A me il successo non interessa perché il successo ti induce ad assumere certi comportamenti fasulli, ambigui. Ho dei criteri che voglio seguire per continuare liberamente a lavorare. Il resto, tutto il resto, è una sovrastruttura che non regge, non può reggere. (Fabio Tombaricitato in risposta ad una domanda di Francesco Scarabicchi, cit. in F. Scarabicchi - ''Il gioco, la pista e il segno'', Bagaloni, Ancona, 1977)
 
*Una notte i cuccioli aspettarono inutilmente il loro babbo. Il babbo non venne più. Poi due morirono di tosse, un altro fu ucciso da una vipera. E infine una sera d'estate avvenne la strage. I cani li avevano scovati. Arrivarono gli uomini col bastone che tuona, spararono, distrussero la tana. La madre fu la prima a saltar fuori per difendere i suoi orfanelli. Ma non li poté salvare. Gli uomini avevano già ucciso due piccoli e catturato il terzo, che portarono via. Quella sera la volpe s'aggirò inutilmente nel bosco. Discese la notte. Pareva che tutte le stelle fossero state messe a casaccio; l’universo schiantato, rovesciato. (''La Volpe'', in ''Il Libro degli Animali'')
* Altri punti dell'orbe terracqueo ricordano Frusaglia: fra essa e la Tarascona di Daudet, fra essa e il Mirgorod di [[Gogol']], si potrebbero tirar linee, stabilire costellazioni. Ma la ricerca delle affinità, dei precedenti, non è in questo caso decisiva; Frusaglia esiste per suo conto e Tombari ha saputo darle un sapore, un odore. ([[G. A. Borgese]]), ''Corriere della Sera'', 18 Novembre 1930; citato in Lina Sacchetti, ''L'arte di Fabio Tombari e i giovani'', Pellegrini Editore, [pag. 62]
 
* Ce ne fossero tanti, oggi, di scrittori e uomini come lui! Ricordo di averlo incontrato un giorno lontano – anni Sessanta – a un dibattito televisivo dove si parlava di animali e natura. Naturalmente venni considerato un “nemico degli animali e della natura” perché cacciatore e tutti mi furono contro. Solo Fabio Tombari venne a sedersi vicino a me, dalla mia parte. Gli ricordai che di lui avevo letto, in prigionia e chissà come capitati nel lager, due libri: Tutta Frusaglia e Il libro degli animali. Fummo subito amici. Caro, vecchio Fabio! ([[Mario Rigoni Stern]]) ''Asiago, 12 gennaio 1996''; citato in AA.VV., Omaggio a Fabio Tombari, Guaraldi, Ancona, 1996, [pag. 260]
 
*Non mi sono mai proposto al pubblico ciclicamente. L'unica mia forma di presenza sono stati e sono i miei libri. Ho una particolare idea dell'arte, del mestiere dello scrittore che cozza tremendamente con l'idea corrente. A me il successo non interessa perché il successo ti induce ad assumere certi comportamenti fasulli, ambigui. Ho dei criteri che voglio seguire per continuare liberamente a lavorare. Il resto, tutto il resto, è una sovrastruttura che non regge, non può reggere. (Fabio Tombari in risposta ad una domanda di Francesco Scarabicchi, cit. in F. Scarabicchi - ''Il gioco, la pista e il segno'', Bagaloni, Ancona, 1977)
 
==''Il Libro degli Animali''==
*Una notte i cuccioli aspettarono inutilmente il loro babbo. Il babbo non venne più. Poi due morirono di tosse, un altro fu ucciso da una vipera. E infine una sera d'estate avvenne la strage. I cani li avevano scovati. Arrivarono gli uomini col bastone che tuona, spararono, distrussero la tana. La madre fu la prima a saltar fuori per difendere i suoi orfanelli. Ma non li poté salvare. Gli uomini avevano già ucciso due piccoli e catturato il terzo, che portarono via. Quella sera la volpe s'aggirò inutilmente nel bosco. Discese la notte. Pareva che tutte le stelle fossero state messe a casaccio; l’universo schiantato, rovesciato. (''La Volpe'')
 
==''I ghiottoni''==
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*L'arte è come il sale: dove casca condisce e dà sapienza. (''Cronaca XVII'')
*Ciò che è più grande - diceva ancora - non è l'infinito degli astri, ma l'infinito delle possibilità. Se gli astri sono innumerevoli, anche le loro combinazioni non finiscono mai. (''Cronaca XXXII'')
 
==Citazioni su Fabio Tombari==
 
* A Fabio Tombari, al fresco ingegno, che già con alcuna pagina mi sedusse, offro i talismani del [[Vittoriale]], ricordandomi che fui l'animaliere, amico del [[Firenzuola]]. ''Gardone, 21-6-1935'' ([[Gabriele D'Annunzio]]); citato in Lina Sacchetti, ''L'arte di Fabio Tombari e i giovani'', Pellegrini Editore, [pagp. 98]
 
* Altri punti dell'orbe terracqueo ricordano Frusaglia: fra essa e la Tarascona di Daudet, fra essa e il Mirgorod di [[Gogol']], si potrebbero tirar linee, stabilire costellazioni. Ma la ricerca delle affinità, dei precedenti, non è in questo caso decisiva; Frusaglia esiste per suo conto e Tombari ha saputo darle un sapore, un odore. ([[G. A. Borgese]]), ''Corriere della Sera'', 18 Novembre 1930; citato in Lina Sacchetti, ''L'arte di Fabio Tombari e i giovani'', Pellegrini Editore, [pagp. 62]
 
* Ce ne fossero tanti, oggi, di scrittori e uomini come lui! Ricordo di averlo incontrato un giorno lontano – anni Sessanta – a un dibattito televisivo dove si parlava di animali e natura. Naturalmente venni considerato un “nemico degli animali e della natura” perché cacciatore e tutti mi furono contro. Solo Fabio Tombari venne a sedersi vicino a me, dalla mia parte. Gli ricordai che di lui avevo letto, in prigionia e chissà come capitati nel lager, due libri: Tutta Frusaglia e Il libro degli animali. Fummo subito amici. Caro, vecchio Fabio! ([[Mario Rigoni Stern]]) ''Asiago, 12 gennaio 1996''; citato in AA.VV., Omaggio a Fabio Tombari, Guaraldi, Ancona, 1996, [pag. 260]
 
==Bibliografia==
*AA.VV., ''Omaggio a Fabio Tombari'', Guaraldi, Ancona, 1996.
*Fabio Tombari, ''Il Libro degli Animali'', Oscar Mondadori, Milano, 1970.
*Fabio Tombari, ''I ghiottoni'', Oscar Mondadori, Milano, 1975.
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==Altri progetti==
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