Libro: differenze tra le versioni

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*Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la [[fortuna]] nel cercarli è sprone a una maggiore [[avidità]] di possederne. L'oro, l'argento, i gioielli recano con sé un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di famigliarità attiva e penetrante. ([[Francesco Petrarca]])
*Non so che sia un libro: ma penso che saggiamente agissero quei cuneiformi che, per via della chiodosa grafia, ne improntavano spessi e argillosi poi ben cotti mattoni; ogni pagina, trecento delle nostre. È inganno tipografico, che una pagina abbia lo spessore esiguo su cui, su entrambi i lati, si stampa. Direi che la pagina comincia da quella esigua superficie in bianco e nero, ma si dilunga e si dilata e sprofonda, ed anche emerge e fa bitorzoli, e cola fuori dai margini. ([[Giorgio Manganelli]])
*Non so immaginare che un libro possa essere buono, se fa diventare buoni i suoi lettori. ([[Jean-Jacques Rousseau]])
*''Ogni libro è letto | ma ogni letto non è anche un libro.'' ([[Bruno Munari]])
*Ogni volta che leggo un libro è come se l'autore avesse rubato una parte di me che credevo di conoscere solo io. Un giorno scriverò io un libro e succederà a qualcun altro. (''[[Number 23]]'')