Achille Bonito Oliva: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sistemo
+1
Riga 5:
*Critici si nasce, artisti si diventa e [[pubblico]] si muore.<ref>Da ''M.D.'', Costa & Nolan, 1997.</ref>
*{{NDR|Sugli [[Squallor]]}} Dadaisti.<ref>Citato in Carla Rinaldi e Michele Rossi, ''Gli Squallor'', Compagnia Nuove Indye, 2013.</ref>
*L'obbiettività è un dato improbabile, è una fiction.<ref>Da ''Antipatia. L 'arte contemporanea'', Feltrinelli, Milano, 1987, p. 19.</ref>
*Il movimento dell'arte è quello della catastrofe, esaltazione ed intensificazione del tempo semplice, che accompagna la realtà quotidiana verso il proprio decesso.<ref>Da ''Manuale di volo'', Feltrinelli, Milano, 1982, p. 66.</ref>
*L'obbiettività è un dato improbabile, è una fiction.<ref>Da ''Antipatia. L 'arte contemporanea'', Feltrinelli, Milano, 1987, p. 19.</ref>
*Le mie radici sono nel Vallo di Diano. Io ero il primo di nove figli, i primi sei nati a [[Caggiano]], dove abbiamo ancora il palazzo di famiglia. Caggiano si trova a 875 metri sul mare, al confine con la Lucania. È un paese tipicamente legato alla rendita agraria e all'emigrazione. L'economia è basata sulla produzione di olio, grano e noci, visto che non è possibile uno sfruttamento intensivo della terra. [...] Ho vissuto in quei posti fino ai dieci anni di età, e anche quando ci siamo trasferiti a Napoli, ho passato molte lunghe e arrovellate estati "deportato" a Caggiano. [...] Mi sentivo spaesato e avevo una terribile nostalgia del mare di Napoli e dei miei amici. Erano tre mesi di isolamento, intriso di silenzi, in questa piccola torre eburnea. Mi trovavo di fronte a un'eternità estiva.<ref>Dall'intervista di Mario Avagliano, ''"Dai favolosi '70 un rinascimento tutto salernitano"'', ''La Città'', 15 dicembre 2002; riportata in ''[http://www.storiaxxisecolo.it/avagliano/marioavagliano6d.htm Storiaxxisecolo.it]''</ref>
 
==Note==