Terremoto del 1783: differenze tra le versioni

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* Dopo un terribile interno muggito la terra tremando distrusse Casalnuovo [...]. Le strade avea larghe, dritte, le case basse pel timore de' terremoti, ciascuna di essi con un albero, ed una pergola avanti [...]. Non vi rimase pietra sopra pietra, tutto fu pareggiato al suolo, tetti sconvolti, sassi schiantati, alberi infranti. Quasi la metà della popolazione di Casalnuovo perì schiacciata sotto le rovine [...]. ([[Carlo Botta]])
 
*Fà raccapriccio il ripensare alla rovina cagionatale dal terremuoto del 1783: narra il SarenneSarcone che tutto il territorio si sconvolse, quindi caddero tutti gli edifizj e perfino la superficie della contrada cambiò d'aspetto. ([[Attilio Zuccagni-Orlandini]])
 
* Il terremoto del 5 febbraio 1783 ebbe per teatro, sul continente italiano e sulla estremità adiacente della [[Sicilia]], la regione situata fra il 38° e il 39° di latitudine. Se si prende per epicentro la piccola città di Oppido, alla base del versante nord-ovest dell'[[Aspromonte]], non lontano dal corso superiore del fiume Marro, e si descrive intorno a questo epicentro un cerchio di 32 chilometri di raggio, lo spazio così determinato comprenderà la superficie del paese, in cui tutte le città e tutti i villaggi furono distrutti. Le scosse telluriche, sebbene diminuite ma sensibili ancora, si propagarono per una direzione fino a [[Otranto]], per un'altra fino a [[Lipari]], e per una terza fino a [[Palermo]]. Non si avvertì che una oscillazione quasi impercettibile in [[Puglia]] ed in [[Terra di Lavoro]]; nulla assolutamente a [[Napoli]] e negli [[Abruzzi]]. ([[François Lenormant]])