Antoine de Saint-Exupéry: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Kleiner Prinz - Rose 1.jpg|thumb|La rosa del piccolo principe]]
*Se dite agli adulti: «Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle finestre e colombi sul tetto...», loro non riescono a immaginarsi la casa. Dovete dire: «Ho visto una casa di centomila franchi». Allora esclamano subito: «Oh, che bella!» (capitolo IV, p. 23)
*Feci notare al piccolo principe che i [[baobab]] non sono arbusti, ma alberi alti come chiese, e che anche se avesse portato un intero branco di elefanti, il branco non sarebbe riuscito ad avere la meglio su un solo baobab. (capitolo V, p. 26)
*Ma i [[seme|semi]] sono invisibili. Dormono tutti nel segreto della terra finché a uno di loro non piglia il ghiribizzo di svegliarsi. Allora si stiracchia e fa spuntare timidamente verso il sole uno splendido, innocuo germoglio. (capitolo V, p. 28)
*E se un [[baobab]] non lo strappi via subito, dopo non riesci più a liberartene. Occupa tutto il pianeta. Lo perfora con le radici. E se il pianeta è troppo piccolo e i baobab troppo numerosi, questi lo spaccano tutto. (capitolo V, p. 28)
*Al mattino, finita la toilette, bisogna occuparsi della toilette del pianeta. (Piccolo principe: capitolo V, p. 28)
*A me piacciono molto i tramonti. Andiamo a vedere un [[tramonto]]... (Piccolo principe: capitolo VI, p. 32)
*«Un giorno ho visto il sole tramontare quarantaquattro volte!» E più tardi aggiungevi: «Sai... quando si è molto tristi si amano i tramonti...» «Allora il giorno delle quarantaquattro volte eri proprio tanto triste?» Ma il piccolo principe non rispose. (capitolo VI, p. 33)
*Il piccolo principe non rinunciava mai a una domanda dopo che l'aveva fatta. (capitolo VII, p. 35)
*Le [[spina|spine]] non servono a niente, sono pura cattiveria da parte dei fiori! (capitolo VII, p. 35)
*I [[fiore|fiori]] sono deboli. Sono ingenui. Si fanno coraggio come possono. E con le spine pensano di mettere paura... (Piccolo principe: capitolo VII, p. 35)
*Da milioni di anni i fiori mettono le spine. Da milioni di anni le pecore mangiano ugualmente i fiori. E non è forse una cosa seria cercare di capire perché i fiori si danno tanta pena per mettere spine che non servono a niente? (Piccolo principe: capitolo VII, p. 36)
*Il piccolo principe assisteva allo schiudersi di un enorme bocciolo e sentiva che ne sarebbe venuta un'apparizione miracolosa, ma la corolla indugiava, e si faceva bella, chiusa nella sua camera verde. Con cura sceglieva i colori. Si vestiva piano, accomodando i petali a uno a uno. Non voleva uscire tutta stropicciata come fanno i [[papavero|papaveri]]. Voleva mostrarsi solo nel pieno fulgore della propria bellezza. Eh, sì! Era molto vanitosa. La sua segreta toilette era durata giorni e giorni. Ed ecco che una mattina, con il sorgere del sole, era apparsa una [[rosa (fiore)|rosa]]. (p. 40)
*«Non avrei dovuto ascoltarla» mi confidò un giorno, «non bisogna mai ascoltare i [[Fiore|fiori]]. Bisogna guardarli e annusarli.» (Piccolo principe: capitolo VIII, p. 43)
*Non si sa mai! (Piccolo principe: capitolo IX, p. 46)
*Le eruzioni vulcaniche sono come i fuochi nel caminetto. (p. 46)
*Devo pur sopportare due o tre [[bruco|bruchi]] se voglio conoscere le [[farfalla|farfalle]]. Pare che siano bellissime. (Rosa: capitolo IX, p. 48)
*È molto più difficile [[giudizio|giudicare]] se stessi che giudicare gli altri. (Re: capitolo X, p. 54)