Antoine de Saint-Exupéry: differenze tra le versioni
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*«Solo i [[bambino|bambini]] sanno quello che cercano» fece il piccolo principe. «Perdono tempo per una bambola di pezza, che allora diventa importantissima, e se qualcuno gliela porta via piangono...» (capitolo XXII, p. 100)
*Vendeva pillole speciali che placano la sete. Ne prendi una alla settimana e non provi più il desiderio di bere. «Perché vendi queste pillole?» «È un bel risparmio di tempo» disse il negoziante. «Gli esperti hanno calcolato che si guadagnano cinquantatré minuti alla settimana.» «E cosa si fa di quei cinquantatré minuti?» «Quello che si vuole...» «Se avessi cinquantatré minuti da spendere» si disse il piccolo principe «me ne andrei lentamente verso una fontana...» (capitolo XXIII, p. 101)
*Ho sempre amato il [[deserto]].
*«Ciò che
*Che si tratti
*Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore. (Piccolo principe: capitolo XXV, p. 108)▼
*Si
*Di notte, ricordati di guardare le [[stella|stelle]]. Dove sto io è troppo perché possa mostrarti dove si trova la mia. Meglio così. La mia stella sarà per te una qualsiasi, e allora ti farà piacere guardarle tutte... Saranno tutte tue amiche. (Piccolo principe: capitolo XXVI, pp. 115-116)
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▲*"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!" E rise ancora. "E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai: "Sì, le stelle mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo. "T'avrò fatto un brutto scherzo..." E rise ancora. "Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..." (capitolo XXVI)
*E quando si arrossisce, significa si', vero? È una sfumatura d'acquerello sulle guance, un tocco intimo, impudico e pungente che vale una conferma.
▲*Ho sempre amato il [[deserto]]. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio... (capitolo XXIV)
▲*Ciò che rende bello il [[deserto]], disse il piccolo principe, è che da qualche parte nasconde un pozzo. (capitolo XXIV)
▲*Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile.
▲*Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore. (capitolo XXV)
*Se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite.
▲*Si arrischia di piangere un poco, se ci si è lasciati addomesticare...
*Tutto cambia nell'universo se in qualche luogo, non si sa dove, una pecora che non conosciamo ha, sì o no, mangiato una rosa.
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