Elio Vittorini: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*«Ci sono [[paura|paure]] stupide e paure intelligenti?» dicevo io. «Altro che!» lui diceva. «Altro che! La gente si allea nelle paure. E tu vedi come i bravi e i giusti siano alleati in una paura intelligente... Come i perfidi siano alleati in una paura idiota! L'umanità è tutta divisa da patti e alleanze contro le paure...» (cap. II)
*«Secondo te, allora» dissi io «le rivoluzioni e le guerre non sarebbero che giochi...» <br />«Sicuro: per colui che le fa» disse Tarquinio. «E tutti i cosiddetti grandi uomini non sono che ragazzi. Hai letto il ''Memoriale di Sant'Elena''? Vedi bene che [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] ragiona come noi ai tempi degli scioperi. Non c'è mai nelle sue parole qualcosa che ce lo lasci pensare per conto suo, chiuso nel gusto di una camera sua. Disgraziato, rimpiangeva i campi di battaglia, ed era in una situazione che a un uomo vero, il quale avesse conosciuto l'intimità, avrebbe fatto rimpiangere l'ora del caffelatte. Ci sono abissi, caro mio...» (cap. X)
*Ed alzai le mani, in un istintivo gesto d'angoscia, come ad esprimere il senso di vuoto che mi desolava l'anima. <br />Ma le mie parole non dicevano nulla di vero. E sentivo che quel vuoto non veniva dalla fine improvvisa che aveva cancellato lei, la donna bionda, e ch'era invece un vuoto più antico, a cui sarei giunto in ogni modo appena mi fossi trovato fuori dalla casa delle mie notti di febbre e di desiderio. Era il vuoto di ogni volta che avevo lasciato lei per tornare al mio vecchio mondo di ragazzo e che ogni volta avevo creduto di riempire correndo di nuovo a lei: il vuoto dell'[[amicizia]] perduta, e del bene che non avevo detto.
*È in ogni uomo di attendersi che forse la [[parola]], una parola, possa trasformare la sostanza di una cosa. Ed è nello scrittore di crederlo con assiduità e fermezza. È ormai nel nostro mestiere, nel nostro compito. È fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la ragione; o che un avverbio possa recuperare il segreto che si è sottratto a ogni indagine. (dalla ''Prefazione'', II)