Disonestà scolastica: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*Nessuno ha mai voluto aggredire la vera struttura corruttiva della società italiana, la classe scolastica. Questi ragazzini che vengono addestrati, nei comportamenti quotidiani, a sviluppare una mentalità mafiosa, fatta di complicità contro le istituzioni [...] una solidarietà omertosa, in cui l'obiettivo comune è dato dall'ingannare chi è in cattedra [...] e dove gli individui, anziché perseguire il loro scopo, cioè primeggiare per merito, si coalizzano per lucrare il massimo risultato con il minimo sforzo [...] tradendo ogni principio etico individuale, la trasparenza dei comportamenti, la franchezza, l'onestà, il libero confronto, l'assunzione delle responsabilità. ([[Beniamino Andreatta]])
*— Oggi a scuola ho tentato di decidere se imbrogliare nel compito in classe o no. Mi chiedevo: è meglio fare la cosa giusta e fallire... o fare la cosa sbagliata e avere successo? Da una parte, un successo immeritato non dà soddisfazione... ma dall'altra, neanche un [[fallimento]] meritato dà soddisfazione. Naturalmente, quasi tutti imbrogliano prima o poi. La gente fa sempre uno strappo alla regola se pensa di farla franca... ma questo comunque non giustifica il mio imbroglio. Allora pensavo: senti, imbrogliare in un piccolo compito non è poi una gran cosa. Non fa male a nessuno. Ma poi mi chiedevo se stavo solo razionalizzando la mia incapacità ad accettare le conseguenze di non aver studiato. D'altronde, nel mondo reale la gente bada al successo, non hai principi... però, forse è proprio per questo che il mondo si trova in questo stato. Quale dilemma! <br />— Allora cos'hai deciso? <br />— Niente. Sono andato fuori tempo massimo e ho dovuto consegnare in bianco. <br />— Comunque, il solo riconoscimento del problema è già una vittoria morale. <br />— Be', mi sembrava proprio sbagliato imbrogliare in un compito di [[etica]]. ([[Bill Watterson]])
 
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