Søren Kierkegaard: differenze tra le versioni

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*Ogni uomo è una sintesi di corpo e anima, destinata a esser spirito, cioè ad abitare nella casa; ma l'uomo preferisce stare in cantina, cioè nella determinazione della sensualità. E non solo preferisce stare in cantina, ma l'ama a tal punto da arrabbiarsi se qualcuno gli propone di occupare il piano di sopra che è vuoto e a sua disposizione perché la casa in cui abita è sua.<ref>Da ''La malattia mortale'', Mondadori, 2011, p. 48.</ref>
*Siamo tanto poveri di occasioni favorevoli che quando una si mostra conviene in verità approfittarne, visto che purtroppo non c'è nessuna arte nel sedurre una fanciulla, ma è solo questione di fortuna trovarne una degna d'essere sedotta.<ref>Da ''Diario di un seduttore'', traduzione di [[Attilio Veraldi]], Rizzoli, Milano, 1983. ISBN 978-88-17-00614-9</ref>
 
==''Aforismi e pensieri''==
*La [[filosofia]] è la balia asciutta della vita, essa può prendersi cura di noi – ma non può allattarci. (p. 25)
*Ci si pronuncia così tanto contro gli [[antropomorfismo|antropomorfismi]] e non si ricorda che la nascita di Cristo è il più grande e il più ricco di significato. (p. 25)
*Le idee fisse sono come, per esempio, i crampi ai piedi – il rimedio migliore contro di esse è camminarci sopra. (p. 26)
*L'[[attesa]] è il cordone ombelicale della vita superiore. (p. 27)
*Vale per ogni [[Idea]] quello che si dice sul Messia: Egli è «senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni, né fine di vita [...]» (''[[Lettera agli Ebrei|Eb.]]'' 7,3). (pp. 27-28)
*Si può vedere che l'[[amore]] ha vinto il mondo dal fatto che esso ricambia il male col bene. (p. 30)
*Il [[paganesimo]] non avanza mai verso la [[verità]] più di quanto non abbia fatto [[Ponzio Pilato|Pilato]] che disse: che cos'è la verità? e poi la crocifisse. (p. 30)
*L'uomo non fa quasi mai uso delle libertà che ha, come ad esempio della [[libertà di pensiero]]; si pretende invece come compenso la libertà di parola. (p. 31)
*Dio crea dal nulla, meraviglioso, dici tu. Sì, ma Egli fa una cosa che è ancora più meravigliosa, crea i santi (la [[comunione dei Santi]]) dai peccatori. (p. 31)
*Sembra che stia diventando sempre più valida la considerazione che [[Hegel]] sia una parentesi all'interno di [[Friedrich Schelling|Schelling]] e si aspetta solo che venga chiusa. (p. 32)
*Ci vuole [...] più coraggio per [[dimenticare]] che per [[ricordo|ricordare]] [...]. (p. 33)
*Non c'è una [[vittoria]] più bella di quella ottenuta [[perdono|perdonando]], poiché in questo caso perfino lo sconfitto si sente lieto di glorificarla. (p. 33)
*La vecchiaia realizza i presentimenti della gioventù; sì, in realtà questo lo si può vedere con [[Jonathan Swift|Swift]], che nella sua gioventù costruì un manicomio, e da vecchio egli stesso vi finì ricoverato. (p. 33)
*Ci vuole del coraggio morale per essere [[afflizione|afflitti]]; ci vuole del coraggio religioso per essere [[letizia|lieti]]. (p. 34)
*È meglio dare che [[ricevere]],<ref>Cfr. [[Gesù]]: «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!».</ref> ma a volte c'è più umiltà nell'accettare piuttosto che nel dare. (p. 36)
*Che cos'è questa vita, nella quale l'unica cosa certa è l'unica di cui non si può sapere nulla con certezza: la [[morte]]? (p. 37)
*Che cos'è la [[speranza]]? [...] un astuto traditore che è più perseverante perfino dell'onestà [...]. (p. 37)
*Che cos'è il [[ricordo]]? Un consolatore molesto; [...] un'ombra che non si può vendere, anche nel caso in cui qualcuno voglia comprarla! (p. 37)
*Che cos'è la [[fede]]? Una corda alla quale si rimane appesi, quando non ci si impicca. Che cos'è la [[verità]]? Un segreto che il morente porta con sé. Che cos'è l'[[amicizia]]? Un tormento in più! Che cos'è l'[[attesa]]? Una freccia che vola e che resta conficcata nel bersaglio. Che cos'è la sua realizzazione? Una freccia che oltrepassa il bersaglio. (p. 37)
*Sembra che gli uomini abbiano avuto il dono della parola non per nascondere i pensieri (come riteneva [[Talleyrand]], e già prima di lui [[Edward Young|Young]] nelle ''Notti''), ma per nascondere il fatto che non hanno pensieri. (p. 38)
*Le seconde nozze sono soltanto una mediocre ristampa, una mediocre seconda edizione. (p. 39)
*Tenere una [[ferita]] aperta può comunque anche essere salutare: una ferita sana e aperta; a volte è peggio quando si rimargina. (p. 39)
*In [[autunno]] tutto ci ricorda il [[crepuscolo]],– e tuttavia, mi sembra la stagione più bella: volesse il cielo allora, quando io vivrò il mio crepuscolo, che ci debba essere qualcuno che allora mi ami come io ho amato l'autunno. (p. 40)
*Come la freccia dell'arciere addestrato quando si allontana dalla corda dell'arco non si dà riposo prima di arrivare al bersaglio, così l'uomo è creato da Dio avendo come obiettivo Dio, e non riesce a trovare riposo se non in Dio. (p. 49)
*[[Giobbe]] sopportò tutto – ma quando vennero i suoi amici... a consolarlo, allora perse la pazienza. (p. 54)
*Uni-versum ([[universo]]) è una bella parola per esprimere che tutto il creato serve soltanto un Signore e si rivolge solo verso Uno. (p. 54)
*Pensa attentamente al fatto che il modello viene chiamato agnello, già questo è di scandalo per l'uomo normale, non si ha nessuna voglia di essere un [[agnello]]. (p. 54)
*Se Cristo venisse oggi sulla terra, com'è vero che io vivo, non prenderebbe di mira i sommi sacerdoti, ecc. – ma i [[giornalista|giornalisti]]. (p. 54)
*Tra i [[macellaio|macellai]] si può certamente trovare della brava gente, ma una certa rudezza è inseparabile dal loro mestiere, fa parte della loro professione. Accade di peggio con l'essere giornalista: un certo grado di disonestà è inseparabile perfino dal più onesto giornalista. (p. 62)
*Incredibile! Con preghiere e invocazioni [[Anselmo d'Aosta|Anselmo]], come egli stesso racconta (nel ''[[Proslogion]]''), è arrivato a tale prova. Del resto, si tratta di un modo tutto suo – di dimostrare. Anselmo dice: «Io voglio dimostrare l'esistenza di Dio. A questo fine prego Dio di rendermi forte e di aiutarmi». Ma il fatto che egli sia così sicuro che si abbia bisogno dell'aiuto di Dio per dimostrarlo è una prova dell'esistenza di Dio molto migliore, se senza l'aiuto di Dio si potesse dimostrare la Sua esistenza, si sarebbe un po' meno sicuri che Egli esiste. (pp. 74-75)
*Nel [[Nuovo Testamento]] si impara come noi uomini dobbiamo servire Dio; l'invenzione umana che chiamiamo cristianesimo insegna come fare in modo che Dio serva noi. (p. 81)
*La verità è una trappola: non riesci a ottenerla senza rimanere catturato; non puoi ottenere la verità in modo tale che tu la afferri, ma solo in modo tale che essa ti afferri. (p. 85)
 
==''Aut – Aut''==
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*No, il Cristianesimo non dice che esistere è soffrire, al contrario – e per questo esso si colloca sopra l'ottimismo giudaico – ha per proscenio la brama di vivere la più potenziata, con cui mai ci si sia aggrappati alla vita – per poi presentare il Cristianesimo come rinuncia, e per mostrare che essere cristiano è soffrire, incluso anche il fatto di dover soffrire per la dottrina. (§ 2907; 1997, p. 232)
*Lo [[Senso della vita|scopo di questa vita]] è di essere portati al più alto grado di [[noia]] della vita. (§ 3322; 1997, p. 78)
 
===''Aforismi e pensieri''===
{{NDR|Tratti dal ''Diario''<ref>Nella ''Nota al testo'' a pag. 19 della raccolta ''Aforismi e pensieri'', è precisato che «sono tratti tutti dal ''Diario''».</ref>}}
 
*La [[filosofia]] è la balia asciutta della vita, essa può prendersi cura di noi – ma non può allattarci. (p. 25)
*Ci si pronuncia così tanto contro gli [[antropomorfismo|antropomorfismi]] e non si ricorda che la nascita di Cristo è il più grande e il più ricco di significato. (p. 25)
*Le idee fisse sono come, per esempio, i crampi ai piedi – il rimedio migliore contro di esse è camminarci sopra. (p. 26)
*L'[[attesa]] è il cordone ombelicale della vita superiore. (p. 27)
*Vale per ogni [[Idea]] quello che si dice sul Messia: Egli è «senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni, né fine di vita [...]» (''[[Lettera agli Ebrei|Eb.]]'' 7,3). (pp. 27-28)
*Si può vedere che l'[[amore]] ha vinto il mondo dal fatto che esso ricambia il male col bene. (p. 30)
*Il [[paganesimo]] non avanza mai verso la [[verità]] più di quanto non abbia fatto [[Ponzio Pilato|Pilato]] che disse: che cos'è la verità? e poi la crocifisse. (p. 30)
*L'uomo non fa quasi mai uso delle libertà che ha, come ad esempio della [[libertà di pensiero]]; si pretende invece come compenso la libertà di parola. (p. 31)
*Dio crea dal nulla, meraviglioso, dici tu. Sì, ma Egli fa una cosa che è ancora più meravigliosa, crea i santi (la [[comunione dei Santi]]) dai peccatori. (p. 31)
*Sembra che stia diventando sempre più valida la considerazione che [[Hegel]] sia una parentesi all'interno di [[Friedrich Schelling|Schelling]] e si aspetta solo che venga chiusa. (p. 32)
*Ci vuole [...] più coraggio per [[dimenticare]] che per [[ricordo|ricordare]] [...]. (p. 33)
*Non c'è una [[vittoria]] più bella di quella ottenuta [[perdono|perdonando]], poiché in questo caso perfino lo sconfitto si sente lieto di glorificarla. (p. 33)
*La vecchiaia realizza i presentimenti della gioventù; sì, in realtà questo lo si può vedere con [[Jonathan Swift|Swift]], che nella sua gioventù costruì un manicomio, e da vecchio egli stesso vi finì ricoverato. (p. 33)
*Ci vuole del coraggio morale per essere [[afflizione|afflitti]]; ci vuole del coraggio religioso per essere [[letizia|lieti]]. (p. 34)
*È meglio dare che [[ricevere]],<ref>Cfr. [[Gesù]]: «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!».</ref> ma a volte c'è più umiltà nell'accettare piuttosto che nel dare. (p. 36)
*Che cos'è questa vita, nella quale l'unica cosa certa è l'unica di cui non si può sapere nulla con certezza: la [[morte]]? (p. 37)
*Che cos'è la [[speranza]]? [...] un astuto traditore che è più perseverante perfino dell'onestà [...]. (p. 37)
*Che cos'è il [[ricordo]]? Un consolatore molesto; [...] un'ombra che non si può vendere, anche nel caso in cui qualcuno voglia comprarla! (p. 37)
*Che cos'è la [[fede]]? Una corda alla quale si rimane appesi, quando non ci si impicca. Che cos'è la [[verità]]? Un segreto che il morente porta con sé. Che cos'è l'[[amicizia]]? Un tormento in più! Che cos'è l'[[attesa]]? Una freccia che vola e che resta conficcata nel bersaglio. Che cos'è la sua realizzazione? Una freccia che oltrepassa il bersaglio. (p. 37)
*Sembra che gli uomini abbiano avuto il dono della parola non per nascondere i pensieri (come riteneva [[Talleyrand]], e già prima di lui [[Edward Young|Young]] nelle ''Notti''), ma per nascondere il fatto che non hanno pensieri. (p. 38)
*Le seconde nozze sono soltanto una mediocre ristampa, una mediocre seconda edizione. (p. 39)
*Tenere una [[ferita]] aperta può comunque anche essere salutare: una ferita sana e aperta; a volte è peggio quando si rimargina. (p. 39)
*In [[autunno]] tutto ci ricorda il [[crepuscolo]],– e tuttavia, mi sembra la stagione più bella: volesse il cielo allora, quando io vivrò il mio crepuscolo, che ci debba essere qualcuno che allora mi ami come io ho amato l'autunno. (p. 40)
*Come la freccia dell'arciere addestrato quando si allontana dalla corda dell'arco non si dà riposo prima di arrivare al bersaglio, così l'uomo è creato da Dio avendo come obiettivo Dio, e non riesce a trovare riposo se non in Dio. (p. 49)
*[[Giobbe]] sopportò tutto – ma quando vennero i suoi amici... a consolarlo, allora perse la pazienza. (p. 54)
*Uni-versum ([[universo]]) è una bella parola per esprimere che tutto il creato serve soltanto un Signore e si rivolge solo verso Uno. (p. 54)
*Pensa attentamente al fatto che il modello viene chiamato agnello, già questo è di scandalo per l'uomo normale, non si ha nessuna voglia di essere un [[agnello]]. (p. 54)
*Se Cristo venisse oggi sulla terra, com'è vero che io vivo, non prenderebbe di mira i sommi sacerdoti, ecc. – ma i [[giornalista|giornalisti]]. (p. 54)
*Tra i [[macellaio|macellai]] si può certamente trovare della brava gente, ma una certa rudezza è inseparabile dal loro mestiere, fa parte della loro professione. Accade di peggio con l'essere giornalista: un certo grado di disonestà è inseparabile perfino dal più onesto giornalista. (p. 62)
*Incredibile! Con preghiere e invocazioni [[Anselmo d'Aosta|Anselmo]], come egli stesso racconta (nel ''[[Proslogion]]''), è arrivato a tale prova. Del resto, si tratta di un modo tutto suo – di dimostrare. Anselmo dice: «Io voglio dimostrare l'esistenza di Dio. A questo fine prego Dio di rendermi forte e di aiutarmi». Ma il fatto che egli sia così sicuro che si abbia bisogno dell'aiuto di Dio per dimostrarlo è una prova dell'esistenza di Dio molto migliore, se senza l'aiuto di Dio si potesse dimostrare la Sua esistenza, si sarebbe un po' meno sicuri che Egli esiste. (pp. 74-75)
*Nel [[Nuovo Testamento]] si impara come noi uomini dobbiamo servire Dio; l'invenzione umana che chiamiamo cristianesimo insegna come fare in modo che Dio serva noi. (p. 81)
*La verità è una trappola: non riesci a ottenerla senza rimanere catturato; non puoi ottenere la verità in modo tale che tu la afferri, ma solo in modo tale che essa ti afferri. (p. 85)
 
==''Il concetto dell'angoscia''==
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==Bibliografia==
*Sören Kierkegaard, ''Aforismi e pensieri'' {{NDR|tratti dal ''Diario''}}, a cura di Massimo Baldini, traduzione di Silvia Giulietti, Tascabili Economici Newton, Roma, 1995. ISBN 88-8183-148-1
*Søren Kierkegaard, ''Diario'', a cura di [[Cornelio Fabro]], Morcelliana, Brescia, 1962.
*Søren Kierkegaard, ''Diario. Edizione ridotta'', a cura di Cornelio Fabro, Fabbri Editori, Milano, 1997.
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{{Pedia|Aut-Aut (Kierkegaard)|''Aut-Aut''|(1843)}}
{{Pedia|Timore e tremore||(1843)}}
{{Pedia|Diario (Søren Kierkegaard)|''Diario''|(1909)}}
 
{{DEFAULTSORT:Kierkegaard, Søren}}