Pena: differenze tra le versioni

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*Niuno debba del nudo pensiero soffrir la pena, essendo il [[delitto]] un fatto dannevole alla società. E quando sia manifestato nelle semplici parole, può meritar correzione soltanto. Quindi i pensieri soggetti alle divine, sono esenti dalle umane pene. ([[Francesco Mario Pagano]])
*Non affannatevi dunque per il [[domani]], perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun [[giorno]] basta la sua pena. ([[Discorso della Montagna|Gesù, Discorso della Montagna]])
 
=== [[Luigi Manconi]] ===
*Anche se nella mentalità collettiva non è immaginabile una pena che prescinda dalla [[reclusione]], non è sempre stato così. Sono state le leggi ordinarie, modificabili da qualsiasi maggioranza parlamentare, a introdurre l'idea che la risposta sanzionatoria dello stato alla violazione delle leggi penali debba consistere nella privazione della libertà, all’interno di un perimetro chiuso e di una cella serrata, per un determinato periodo di tempo. E un simile concetto non lo si trova da nessun'altra parte e tanto meno nella costituzione italiana. È diventato senso comune e norma di legge, per una inveterata abitudine, che risale a qualche secolo fa e che è stata legittimata dall’autorità di Cesare Beccaria, preoccupato delle pene efferate che incrudelivano sui corpi nell’ancien régime. In quel contesto, dunque, il carcere era il male minore: una pena la cui “dolcezza” avrebbe fatto decadere le punizioni più atroci.
*Se la pena ... viene considerata esclusivamente per la sua finalità “retributiva” – ovvero compensare la colpevolezza del reo – saremmo in presenza di una misura che ha il solo obiettivo di arrecare dolore, ovvero affliggere il detenuto. E ciò la renderebbe iniqua e sostanzialmente immorale.
 
 
==Proverbi==