Umberto Veronesi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo
Riga 20:
*Mi sono convinto che ogni [[religione]] esprime il bisogno di una determinata popolazione in quel momento storico.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 4 febbraio 2010.</ref>
*Nella [[malattia]] il dolore fine a se stesso non va mai accettato e va contrastato con qualsiasi mezzo. La malattia deve aumentare e non diminuire il rispetto per la libertà, l'autodeterminazione e la personalità dell'individuo.<ref>Da ''L'ombra e la luce'', p. 64.</ref>
*[...] ormai di fronte a un'aumentata infertilità, sia maschile che femminile, e a una procreazione sempre più avanti con gli anni, dobbiamo trovare delle soluzioni. E la più semplice è la procreazione medicalmente assistita. (durante un evento per presentare la collaborazione fra la Fondazione Veronesi e Aquae Venezia 2015, Milano, marzo 2015)<ref name="figli sintetici">Citato in ''[http://www.huffingtonpost.it/2015/03/17/umberto-veronesi--figli-in-provetta-sono-sintetici-e-sciocco_n_6885030.html ''Umberto Veronesi: "Dire che i figli in provetta sono sintetici è sciocco. Un gay può essere un bravissimo genitore"''], ''L'Huffington Post.it'', 17 marzo 2015.</ref><ref>Citato in [http://www.adnkronos.com/salute/2015/03/17/veronesi-non-esistono-bimbi-sintetici-gay-possono-essere-bravissimi-genitori_m9jQz4LlVPoWshMv2f0RoJ.html ''Veronesi, non esistono bimbi sintetici e gay possono essere bravissimi genitori''], ''Adnkronos.com'', 17 marzo 2015.</ref>)
*[[Scienza e religioni|Scienza e fede]] non possono andare insieme, perché la fede presuppone di credere ciecamente a qualcosa di rivelato nel passato, una specie di leggenda che ancora adesso persiste, senza criticarla, senza diritto di mettere in dubbio i misteri e i dogmi [...].<ref>Dall'[http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2010/02/04/umberto_veronesi_scienza_fede_10.html intervista] a ''SKY TG24'' del 4 febbraio 2010.</ref>
*Se si è dei buoni [[Conformismo|conformisti]] e si rispettano le regole, non vengono idee.<ref>Dall'intervista di [[Fabio Fazio]] a ''[[Che tempo che fa]]'' del 31 ottobre 2009.</ref>
*Se una persona ha una spinta amorevole per i propri figli, che siano o non siano geneticamente suoi, la cosa è legittimissima, che si tratti di coppie gay o single. (durante un evento per presentare la collaborazione fra la Fondazione Veronesi e Aquae Venezia 2015, Milano, marzo 2015)<ref name="figli sintetici"/>)
*Sono [[vegetarianismo|vegetariano]] da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d'amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". Non c' è una differenza biologica fra animali. Perché allora ci fa orrore il pensiero di mangiare il nostro cane, ma massacriamo ad ogni Pasqua centinaia di agnelli per fare festa? La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/25/una-crudelta-per-gli-animali-per-noi.html Una crudeltà per gli animali e per noi stessi]'', ''la Repubblica'', 25 giugno 2008.</ref>
*Sono vegetariano per motivi etici e non medici. Gli [[animale|animali]] vanno rispettati e non uccisi per poi mangiarli. Tutti gli animali.<br>Spesso mi chiedono perché ho scelto di essere vegetariano. La prima risposta è di tipo etico. Si tratta di una scelta che ho fatto molto tempo fa, perché sono fermamente convinto che gli uomini non abbiano diritto di provocare la sofferenza e la morte degli altri esseri viventi. Gli animali provano emozioni, dolore, paura. Che diritto abbiamo di strappare l'agnellino alla pecora per gustare un cosciotto di agnello, e il vitello alla mucca per avere le "fettine" che le mamme umane amano tanto per i propri figli? Non credo che le mie siano idee romantiche, senza fondamento. Ricordo ancora una sconvolgente inchiesta sul vero e proprio terrore che si impadronisce degli animali portati al macello, quando arrivano in prossimità del [[mattatoio]]. Smettiamola di dire che gli animali "non capiscono".<ref>Dall'intervista a ''Oggi'' del 23 ottobre 2002.</ref>