Cesare Balbo: differenze tra le versioni

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Michele Scherillo
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===''Vita di Dante''===
Se [[Dante Alighieri|Dante]] non fosse stato altro che poeta o letterato, io lascerei l'assunto di scriverne a tanti, meglio di me esercitati nell'arte divina della poesia, o in quella così ardua della critica. Ma Dante è gran parte della storia d'Italia; quella storia a cui ho dedicati i miei studi, che ho tentata in più guise, ma che non ispero guari di poter compiere oramai. Quindi è che non avendo potuto o saputo ritrarre la vita di tutta la nazione italiana, tento ritrarre quella almeno dell'Italiano che più di niun altro raccolse in sé l'ingegno, le virtù, i vizi, le fortune della patria. Egli ad un tempo uomo d'azioni e di lettere, come furono i migliori nostri; egli uomo di parte; egli esule, ramingo, povero, traente dall'avversità nuove forze e nuova gloria; egli portato dalle ardenti passioni meridionali fuori di quella moderazione che era nella sua altissima mente; egli, più che da niun altro pensiero, accompagnato lungo tutta la vita sua dall'amore; egli, insomma, l'Italiano più italiano che sia stato mai.
 
===''Meditazioni storiche''===
[[File:Balbo - Meditazioni storiche, 1855.djvu|page=7|thumb|Edizione del 1855]]
A coloro che tenendo essere una oramai la letteratura di tutta la Cristianità, e vedendo in essa scriversi tanti libri di argomento simile al mio, domandassero come io speri riuscire utile ancora fra tanti; io confesserei di non aver nulla a rispondere, come solo potrei qui, in poche parole. Tutti noi meditatori o discorritori di storia pretendiamo non avere altro scopo che la verità, altra via ad essa che l’imparzialità; e tutti più o meno schiettamente accenniamo aver letti i predecessori e compagni, e per ciò appunto malcontenti, aver afferrata la penna quasi Giovenali per isdegno, o quasi Correggio e Montesquieu per coscienza di essere noi pure da tanto. Quindi i leggitori già non badano a tutto ciò. Ma mentre gli uni lasciano impazienti qualunque libro ei presumono pari a molti in che non trovarono satisfazione; altri, all’incontro, fermi in credere doversi questa all’ultimo trovare nella maggior parte degli oggetti proseguiti costante mente dalle menti umane, cercano se la trovassero mai nel nuovo libro; nel quale poi si avanzano tanto almeno da poterne giudicare da sè, indipendentemente da qualunque promessa fallita o fallibile. Ad uso di questi ultimi ho cercato esporre nella Meditazione Prima le ragioni e le speranze, men del libro da me scritto, che della scienza da coltivata.
 
==Citazioni su Cesare Balbo==