Marco Delvecchio: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sulla finale di Euro 2000}} Siamo stati sfortunati, il gol di Wiltord fu una sequenza incredibile di episodi. [[Fabio Cannavaro|Cannavaro]] che non rinvia di testa, la palla che passa tra le gambe di [[Alessandro Nesta|Nesta]] e poi sotto l'avambraccio di [[Francesco Toldo|Toldo]]. Credo che il destino abbia voluto che andasse così. Quella era l'ultima azione. Dopo la partita mi hanno raccontato che a bordo campo c'era già la coppa con i nastrini dell'Italia.<ref name="euro2000">Dall'intervista di Valerio Gualerzi, ''[http://www.repubblica.it/2006/07/speciale/mondiali/servizi/parla-delvecchio/parla-delvecchio/parla-delvecchio.html Delvecchio e la finale persa "Vendicate Rotterdam"]'', ''la Repubblica'', 8 luglio 2006.</ref>
*{{NDR|Sulla vittoria del campionato 2000-2001}} Era una situazione inverosimile con un clima surreale. Nessuno di noi potrà dimenticare quel giorno, un successo così vicino, con il grande timore di non farcela. Gli ultimi minuti non passavano mai.<ref name="intervista2014">Da un'intervista rilasciata a ''As Roma Membership''; citato in ''[http://www.pagineromaniste.com/delvecchio-intervista/ Delvecchio: "Noi non eravamo un gruppo unito, Garcia ha carattere"]'', ''Pagineromaniste.com'', 1° aprile 2014.</ref>
*{{NDR|Sul gol nel [[derby di Roma]] nel 2001}} Entrai nel secondo tempo al posto di [[Gabriel Batistuta|Batistuta]], dopo 4 minuti gancio su Nesta e destro sul secondo palo. Una delle nove grandi emozioni. È sempre stata una partita che mi faceva dare qualcosa in più, i tifosi mi dicevano che era la partita più importante dell'anno, me la sono presa a cuore. Si vede anche alle spalle, prima allo stadio non c'era un posto libero. Fare gol in uno stadio così pieno è spettacolare.<ref name="intervista"/>
*{{NDR|Sul suo ultimo gol nel derby}} Periodo difficile, dopo i mondiali del 2002 ebbi una fascite plantare, rimasi 4 mesi fermo. Durante la settimana del derby riuscii a fare due allenamenti e Capello mi convocò. Totti chiese se fosse matto, gli dissi che magari era per farmi stare col gruppo. Alle 18.30 Capello diede la formazione ed ero titolare. Totti si girò e mi chiese ancora se fosse impazzito. Giocai quella partita con un po' di dolore e poco allenamento, destino volle che segnassi il gol del pareggio dopo quattro mesi che non giocavo. Doppia emozione, tornare a giocare, fare gol al derby. Totti non ci credeva, ma anche Batistuta corse ad abbracciarmi dalla panchina. Con Totti avevo un rapporto bellissimo, è sempre stato un giocatore che ha mostrato a tutti gli altri la sua professionalità, sapeva gestirsi bene, se non faceva differenziato era sempre in testa al gruppo. Ho condiviso 10 anni di Roma e di Nazionale, è sempre un piacere rivederlo.<ref name="intervista"/>
*{{NDR|Sulla carriera a Parma}} Parma è calcisticamente una situazione perfetta per ogni atleta. Una città a misura di uomo, dove si respira un’atmosferaun'atmosfera serena e si ha la possibilità di fare bene. Nonostante mi sia trovato benissimo dal punto di vista ambientale, non sono riuscito a dare alla squadra l'apporto che avrei voluto. Sono arrivato dopo essermi operato al tendine di Achille, appena rientrato in forma ho avuto problemi ad un ginocchio, poi a fine stagione mi sono dovuto operare di nuovo sempre al tendine. Quando sono riuscito a scendere in campo ho dato il mio apporto, ma se fossi stato bene fisicamente avrei potuto dare di più.<ref name="intervista2014"/>
*{{NDR|Sul gol da ex con l'Ascoli}} Questo è quello che succede quando torna l'ex. Ti capita quella palla che non puoi fare a meno di spingere in porta, successe sotto quella Curva sotto cui ho esultato spesso, l'unica volta in cui sono riuscito a godere appieno di un gol. Non si poteva tirarsi indietro, mi sarebbe piaciuto farlo un'altra volta con la maglia giallorossa. Finì 2-2, andai a salutare i tifosi che mi avevano perdonato, mi chiamarono sotto la curva per darmi il bentornato. Momento emozionante, ci andai con la maglia di un'altra squadra.<ref name="intervista"/>
*{{NDR|Su [[Francesco Totti]]}} Francesco è un professionista esemplare, che sa perfettamente come gestirsi e in campo riesce ancora a fare la differenza.<ref name="intervista2014"/>
*{{NDR|Sull'amicizia con Vieri}} [[Christian Vieri|Bobo]] e Marco i re del ballo, Milly Carlucci volle fare con noi un programma in giro per il mondo sui vari balli, una bella esperienza. Bobo è molto diverso, è un orsacchiotto. Risulta burbero se non sei suo amico, ma non è affatto così. Un ragazzo buono, a volte dovevo consolarlo perché aveva paura di tutto. Gli sudavano le mani, non sapevo come consolarlo. Una grande esperienza, siamo stati 10 anni tra Under 21 e Nazionale in ritiro e poi ci siamo ritrovati.<ref name="intervista"/>
 
==Citazioni su Marco Delvecchio==