Avezzano: differenze tra le versioni

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elimino tre citazioni, inserisco Luigi Pirandello
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Citazioni su '''Avezzano'''.
 
*A destra si trovavano la strada ferrata e la via Valeria che, tra campi di fieno, di grano, di patate, di bietole, di fagioli, di granturco, portava ad Avezzano, si arrampicava fino ai Colli di Monte Bove, scendeva a Tivoli e infine, come ogni fiume che sfocia in mare, conduceva a Roma; a sinistra, tra i vigneti, i piselli, le cipolle, c'era la via provinciale che si inerpicava subito tra le montagne e s'addentrava nel cuore dell'Abruzzo, nella regione dei faggi, dei lecci e dei superstiti orsi, conducendo a Pescasseroli, a Opi, a Castel di Sangro. ([[Ignazio Silone]])
*Il medico osservò preoccupato i dintorni. La pioggia aveva rallentato e si allontanava verso Tagliacozzo, ma da Avezzano erano in marcia nuvoloni di riserva. La campagna appariva deserta<ref>Pane e Vino; pag.24; [[Ignazio Silone]]</ref>.
*Salve Avezzano novella, eroica figlia d'Italia, sol de la Marsica! Salve, dal cielo provata al duolo, sublime donna. Per te la stella splende più vivida nel ciel azzurro... le tue sorelle risorte cantano: sorgi con l'inno d'amor di fede più bella e grande. (Mons. Raffaele Salucci, nel primo anniversario del terremoto del 1915<ref>Raffaele Salucci, ''Marsica nel primo anniversario del terremoto del 13 gennaio 1915'', Tipografia dei Monasteri, Subiaco, 1936, p. 33.</ref>)
*Le domando se crede possibile che le case d'Avezzano, le case di Messina, sapendo del terremoto che di lì a poco le avrebbe sconquassate, avrebbero potuto starsene tranquille sotto la luna. ([[Luigi Pirandello]], L'uomo dal fiore in bocca, tratto dalla novella "La morte addosso", Milano, 1922.<ref>Luigi Pirandello, ''L'uomo dal fiore in bocca''; Milano, 1922.</ref>)
*Bella Avezzano nostra di una volta, che sparisti così, in un momento<ref>Avezzane nostre, Gina (Luisa Maria Dolores) Sebastiani</ref>.
 
==Note==