Odissea: differenze tra le versioni

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*''Giunsero nella concava Lacedèmone in piano / guidando il carro al palazzo dell’illustre Menelao. / Giunsero mentre offriva pranzo di nozze agli amici, / molti, nella sua casa per il figlio e la nobile figlia; / questa inviata al figlio di Achille il distruttore. / Infatti in Troia promise, convinto d’avviarla / per concederla in nozze e gli dèi assentirono. '' (Capuano-Alvano 2014 v. 1- 7)
 
===Libro V=== Libro Epsilon ===
*''Già l'Aurora, levandosi a Titone | D'allato, abbandonava il croceo letto, | E ai dèi portava ed ai mortali il giorno; | E già tutti a concilio i dèi beati | Sedean con Giove altitonante in mezzo, | Cui di possanza cede ogni altro nume.'' (1961, vv. 1-6)
*Hermes – tu che sei il messaggero – alla ninfa dai bei capelli va ad annunciare la decisione immutabile, che l'intrepido Odisseo deve tornare. Tornerà senza avere compagni né dei né uomini: sopra una zattera di tronchi legati, dopo molto patire giungerà, nel ventesimo giorno, alla fertile Scheria, terra dei Feaci di srirpe divina, che come un dio lo onoreranno nel cuore e con una nave lo manderanno all'amata terra dei padri. (Zeus a Hermes: 2000, p. 74)
*Spietati siete, dei, e più di ogni altro gelosi, voi che invidiate le dee quando sposano un uomo che amano e apertamente dormono accanto a un mortale. (Calipso a Hermes: 2000, p. 76)
*''Eos, lasciato nel letto l’amabile Titone, / balzava a dare luce agli dèi ed agli uomini: / gli dèi erano assisi in consiglio tra loro; / c’era Zeus altisonante del quale nessuno è più forte; / Atena diceva loro i molti dolori d’Odisseo / e ricordando soffriva che fosse in casa della ninfa: / «Zeus padre e voi eterni dèi beati; / nessuno più sarà benevolo, amabile e mite / tra gli scettrati sovrani: ma senza giustizia nel cuore / e sempre duro e farà solo cose spietate; / tanto nessuno rammenta Odisseo, il divino, / nel popolo cui fu sovrano e come padre buono./ (Capuano-Alvano, 2014 v. 1-12)
 
===Libro VI===