Jerome K. Jerome: differenze tra le versioni

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==''I pensieri oziosi di un ozioso''==
*Aprite un libro e cercate di leggere, ma scoprite che [[William Shakespeare|Shakespeare]] è trito e banale, [[Charles Dickens|Dickens]] insipido e pedestre, [[William Makepeace Thackeray|Thackeray]] nioso e [[Thomas Carlyle|Carlyle]] eccessivamente sentimentale. (Cap. ''I nervi'', BUR, p. 23)
*Conobbi un uomo che all'ora della sveglia balzava subito dal letto e faceva un bagno freddo. Ma questo eroismo non serviva a nulla perché, dopo il bagno, doveva saltare di nuovo dentro al letto per scaldarsi.
*Dopo tutto la [[vanità]] è una virtù quanto un vizio. È facile recitare massime contro la sua peccaminosità, ma è una passione che può muovere al bene, non solo al male. L'[[ambizione]] è semplice vanità passata di grado. (Cap. ''La vanità'', BUR, p. 36)
*È impossibile godere ala fondo dell'[[oziopigrizia]] fino in fondo se non si ha una quantità diparecchio lavoro da farecompiere.{{c|Da controllare:(Cap. potrebbe''La nonpigrizia'', essereBUR, trattap. dalla stessa edizione.}}47)
*È prodigiosa la conoscenza intima e profonda dell'[[economia domestica]] che si acquista, quando si è realmente al verde. (Cap. ''La «bolletta»'', BUR, p. 16)
*Essere [[povertà|poveri]] è il meno. È l'esser conosciuti come poveri, che fa male. (Cap. ''La «bolletta»'', BUR, p. 18)
*Fintanto che gli stolti potranno vivere e proliferare, il mondo, nel suo complesso, procederà tollerabilmente bene.
*Il mondo appartiene alla [[Malinconia]],<ref>Maiuscolo nel testo</ref> allora, una pensosa vergine, che non ama il riverbero del giorno. (Cap. ''I nervi'', BUR, p. 27)
*L'[[amore]] è come il [[morbillo]], dobbiamo passarci tutti. E, sempre come il morbillo, lo prendiamo una volta sola. (Cap. ''L'amore'', p. 55, BUR)
*Mentre l'[[ambizione|ambizioso]] lavora per sé, lavora per tutti. Noi siamo così legati che nessuno può lavorare solo per sé. (Cap. ''Come riuscire nel mondo'', BUR, p. 43)
*Se vi accontentate di cento, cominciate a insistere per avere mille; se comincerete col chiedere cento, otterrete soltanto dieci. Il povero [[Jean Jacques Rousseau]] si procurò tanti dolori proprio per non aver seguito questo semplice piano. Aveva stabilito che il massimo della felicità terrestre consisteva in un orticello, una donna amabile e una mucca, e non giunse mai nemmeno a sfiorarli. Arrivò fino all'orticello, ma la donna non era amabile e si portò dietro la propria madre: in compenso la mucca non c'era. (Cap. ''Come riuscire nel mondo'', BUR, pp. 44-45)
*Sì, sì, la [[vanità]] è indubbiamente la forza motrice che spinge il mondo ed è l'[[adulazione]] che lubrifica le ruote. (Cap. ''La vanità'', BUR, p. 34)
*Tittums è il nostro gatto, ed ha le dimensioni di un rotolo di soldini. Inarcava la schiena e bestemmiava come uno studente in medicina.
*Un buon uomo è un [[uomo]] che è buono con noi, e un cattivo è un uomo che non fa quello che noi vorremmo facesse. (Cap. ''La vanità'', BUR, p. 32)
 
== Note ==