Gianfranco Fini: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Gianfranco Fini==
{{cronologico}}
*Occorre ora lavorare insieme senza vuoti unanimi o stupide piaggerie, senza rinunciare né alle proprie analisi né alle proprie proposte. Ma anche senza faziosità preconcette, senza preventivi dinieghi, senza sterili steccati correntizi. Dopo aver tenuto banco sulle prime pagine dei giornali, conquistate da un congresso libero come nessuno al mondo, e dopo essersi meritato tanti commenti (non tutti approfonditi), il partito deve buttarsi anima e corpo all'esterno per mantenere desta l'attenzione della pubblica opinione. Non possiamo permetterci permanenti contrasti che rallenterebbero la nostra azione esterna e renderebbero più lenta e difficile la indispensabile riorganizzazione interna. Mettiamoci quindi al lavoro. Subito. In Parlamento, dove i nostri deputati e senatori dovranno farsi sentire con forza e senza inammissibili assenze e nel paese reale. Tutti hanno osservato che il Msi, pur senza rinnegare il proprio passato, aspira a contare di più nell'immediato futuro. Una segreteria giovane e storicamente post-fascista apre indubbiamente delle possibilità in tal senso.
*Nessuno può chiederci abiure della nostra matrice fascista.
*{{NDR|[[Benito Mussolini]]}} Il più grande statista del secolo. Se vivesse oggi garantirebbe la libertà degli italiani.
*Direi ancora che {{NDR|[[Benito Mussolini|Mussolini]]}} è stato il più grande statista del secolo. (da un'[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1228869 intervista] ad Alberto Statera ne ''La Stampa'', 1º aprile 1994, p. 5)
*Credo che l'istituzione [[mussolini]]ana di una terza via in alternativa al [[comunismo]] sia ancora attualissima.<ref
*[[Mussolini|Il duce]] è stato un esempio di amore per la propria [[terra]] e la propria gente, un giorno l'[[Italia]] lo dovrà riabilitare e insieme a [[Cavour]], [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], anche a lui saranno intitolate piazze e monumenti.<ref
* Se lei mi chiede: "Un maestro dichiaratamente [[omosessualità|omosessuale]] può fare il maestro?" Io le dico di no. Capito? Perché ritengo che non sia educativo nei confronti dei bambini.. [...] Io non ho alcuna difficoltà ad assumermi tutte le responsabilità ed eventuali impopolarità di quel che ho detto, ma una cosa è non discriminare l'omosessuale e un conto è riconoscere all'omosessuale lo stesso esercizio di diritti connessi soprattutto all'educazione... [...] Non farò mai nulla perché siate discriminati ma non farò nulla per mettere il vostro tipo di rapporto sullo stesso piano della famiglia naturale.
▲*[[Mussolini|Il duce]] è stato un esempio di amore per la propria [[terra]] e la propria gente, un giorno l'[[Italia]] lo dovrà riabilitare e insieme a [[Cavour]], [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], anche a lui saranno intitolate piazze e monumenti. (''ibidem'')
*Dopo il 1994 abbiamo fatto tante cose. Abbiamo fatto Fiuggi, c'è stato un confronto. Direi che oggi non si può certo dire. Oggi non lo direi più {{NDR|che Mussolini «è stato il più grande statista del secolo»}}
*I tempi sono maturi per discutere di diritto di voto, almeno amministrativo, per le persone immigrate.<ref
▲* Se lei mi chiede: "Un maestro dichiaratamente [[omosessualità|omosessuale]] può fare il maestro?" Io le dico di no. Capito? Perché ritengo che non sia educativo nei confronti dei bambini.. [...] Io non ho alcuna difficoltà ad assumermi tutte le responsabilità ed eventuali impopolarità di quel che ho detto, ma una cosa è non discriminare l'omosessuale e un conto è riconoscere all'omosessuale lo stesso esercizio di diritti connessi soprattutto all'educazione... [...] Non farò mai nulla perché siate discriminati ma non farò nulla per mettere il vostro tipo di rapporto sullo stesso piano della famiglia naturale. (citato in ''[http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/09/Fini_gay_non_puo_fare_co_0_9804094008.shtml Fini: un gay non può fare il maestro]'', ''Il Corriere della Sera'', 9 aprile 1998)
* Confermo che a mio avviso sono maturi i tempi per discutere del diritto di voto amministrativo per gli immigrati che vivono, lavorano, pagano le tasse in Italia e hanno ottenuto la carta di soggiorno. Sono maturi anche perché la nuova legge {{NDR|la legge Bossi Fini}} funziona ed ha dimostrato di garantire l'integrazione di centinaia di migliaia di stranieri che lavorano con regolare contratto. Integrazione significa parità di diritti e di doveri ed è un obiettivo che il Governo di centrodestra ha sempre tenuto presente insieme a quello della legalità, del giusto rigore verso i clandestini. Spero che la Lega dimostri di esserne cosciente: non avere la nazionalità italiana non può voler dire essere cittadini di serie B. Quanto al plauso della sinistra, mi lascia indifferente. È palesemente strumentale se solo si pensa alla caterva di insulti che ha accompagnato la legge 189.<ref
*Ho risposto a chi mi chiedeva se continueremo a discutere dicendo che, anche se ciò dovesse accadere, arriveremo alla fine della legislatura. Non solo: ci proponiamo di vincere le successive elezioni con lo stesso premier e con gli stessi quattro partiti della CDL.
▲*Dopo il 1994 abbiamo fatto tante cose. Abbiamo fatto Fiuggi, c'è stato un confronto. Direi che oggi non si può certo dire. Oggi non lo direi più {{NDR|che Mussolini «è stato il più grande statista del secolo»}} (citato ne ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3435107 La Stampa]'', 23 gennaio 2002, p. 7)
* Il fascismo fu parte del male assoluto.<ref
* [Bisogna] denunciare le pagine di vergogna che ci sono nella storia del nostro passato. Bisogna farlo per capire la ragione per cui ignavia, indifferenza, complicità e viltà fecero sì che tantissimi italiani nel 1938 nulla facessero per reagire alle infami leggi razziali volute dal fascismo. [...] [Vi] rientrano certamente tutte quelle pagine relative alla discriminazione e ancor più alla persecuzione nei confronti degli ebrei e più in generale delle minoranze. E quindi certamente vi rientra anche quella {{NDR|la Repubblica Sociale di Salò}} pagina.<ref
▲*I tempi sono maturi per discutere di diritto di voto, almeno amministrativo, per le persone immigrate (citato in ''[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/10_Ottobre/07/fini.shtml Fini: diamo il diritto di voto agli immigrati]'', ''Corriere della sera'', 7 ottobre 2003)
▲* Confermo che a mio avviso sono maturi i tempi per discutere del diritto di voto amministrativo per gli immigrati che vivono, lavorano, pagano le tasse in Italia e hanno ottenuto la carta di soggiorno. Sono maturi anche perché la nuova legge {{NDR|la legge Bossi Fini}} funziona ed ha dimostrato di garantire l'integrazione di centinaia di migliaia di stranieri che lavorano con regolare contratto. Integrazione significa parità di diritti e di doveri ed è un obiettivo che il Governo di centrodestra ha sempre tenuto presente insieme a quello della legalità, del giusto rigore verso i clandestini. Spero che la Lega dimostri di esserne cosciente: non avere la nazionalità italiana non può voler dire essere cittadini di serie B. Quanto al plauso della sinistra, mi lascia indifferente. È palesemente strumentale se solo si pensa alla caterva di insulti che ha accompagnato la legge 189. (''Ibidem'')
▲*Ho risposto a chi mi chiedeva se continueremo a discutere dicendo che, anche se ciò dovesse accadere, arriveremo alla fine della legislatura. Non solo: ci proponiamo di vincere le successive elezioni con lo stesso premier e con gli stessi quattro partiti della CDL. (da ''Il Messaggero'', 18 ottobre 2003, pag. 9)
▲* Il fascismo fu parte del male assoluto. (Durante il viaggio in Israele; citato in ''[http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/leggi/leggi.html Fini in Israele "Il fascismo fu parte del male assoluto"]'', ''la Repubblica'', 24 novembre 2003)
▲* [Bisogna] denunciare le pagine di vergogna che ci sono nella storia del nostro passato. Bisogna farlo per capire la ragione per cui ignavia, indifferenza, complicità e viltà fecero sì che tantissimi italiani nel 1938 nulla facessero per reagire alle infami leggi razziali volute dal fascismo. [...] [Vi] rientrano certamente tutte quelle pagine relative alla discriminazione e ancor più alla persecuzione nei confronti degli ebrei e più in generale delle minoranze. E quindi certamente vi rientra anche quella {{NDR|la Repubblica Sociale di Salò}} pagina. (''Ibidem'')
*Di fronte all'orrore della [[Shoah]], simbolo perenne dell'abisso d'infamia in cui può precipitare l'uomo che disprezza Dio, sale fortissimo il bisogno di tramandare la memoria e far sì che mai più in futuro sia riservato, anche ad un solo essere umano, ciò che il [[nazismo]] riservò all'intero [[ebrei|popolo ebraico]]. (messaggio scritto sul Libro della memoria durante la sua visita in Israele del 24 novembre 2003){{c|Fonte?}}
* Il comportamento di alcuni magistrati grida vendetta, vedi il caso di [[Genova]] dove vengono rinviati a giudizio più poliziotti e carabinieri che black bloc e terroristi in erba.
*{{NDR|Riferendosi a [[Umberto Bossi]]}} Se avesse continuato a parlare di secessione non avremmo mai fatto alcun accordo. È chiaro che una logica di coalizione comporta la volontà degli interlocutori di trovare un punto di sintesi.<ref
▲* Il comportamento di alcuni magistrati grida vendetta, vedi il caso di [[Genova]] dove vengono rinviati a giudizio più poliziotti e carabinieri che black bloc e terroristi in erba. (citato in ''[http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/politica/campagnadue/finigiud/finigiud.html Fini all'attacco dei magistrati "Atti che gridano vendetta"]'', ''la Repubblica'', 22 maggio 2004)
*Il [[comunismo]] è la più grande e sanguinosa illusione che l'umanità abbia partorito.<ref
*{{NDR|Dopo i fatti di [[Calciopoli]]}} Se chi ha la possibilità non tronca la piovra in modo tale da rendere chiaro che certi scandali non si ripeteranno mai più, allora il calcio è finito. Chi ha sbagliato paghi e paghi in modo tale da far passare in futuro la voglia di ripensarci.
▲*{{NDR|Riferendosi a [[Umberto Bossi]]}} Se avesse continuato a parlare di secessione non avremmo mai fatto alcun accordo. È chiaro che una logica di coalizione comporta la volontà degli interlocutori di trovare un punto di sintesi. (da ''Corsera Magazine'', 9 marzo 2006)
*Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una [[famiglia]] servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Naturalmente quando parlo di persone mi riferisco a tutti.
▲*Il [[comunismo]] è la più grande e sanguinosa illusione che l'umanità abbia partorito. (''ibidem'')
*{{NDR|Riferendosi ad [[Alleanza Nazionale]]}} Il dibattito è [[democrazia]] ed è tipico di un partito e noi siamo un partito. Mi preoccuperei se non ci fosse discussione.
▲*{{NDR|Dopo i fatti di [[Calciopoli]]}} Se chi ha la possibilità non tronca la piovra in modo tale da rendere chiaro che certi scandali non si ripeteranno mai più, allora il calcio è finito. Chi ha sbagliato paghi e paghi in modo tale da far passare in futuro la voglia di ripensarci. (citato in [http://www.repubblica.it/2006/05/dirette/sezioni/calcio/scandalocalcio/sabato20maggio/ Gli azzurri pagheranno ai Mondiali], ''Repubblica''; 20 maggio 2006)
*Noi, che siamo il motore della CdL, se vogliamo trarre un insegnamento dagli anni passati, dobbiamo aver ben chiaro che va battuta definitivamente quell'utopia secondo cui i lavori non hanno pari dignità.
▲*Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una [[famiglia]] servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Naturalmente quando parlo di persone mi riferisco a tutti. (citato in ''[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=144690 Fini: "Una legge per coppie di fatto e gay"]'', ''Il Giornale'', 27 dicembre 2006)
*È venuta meno la fiducia, a [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] l'ho anche scritto per lettera, d'ora in poi procediamo per conto nostro. Regolatevi di conseguenza. Noi siamo sempre stati leali con lui, nei 5 anni di [[governo]] e in questi mesi all'opposizione. Finora non abbiamo fatto sponda a [[Pier Ferdinando Casini|Casini]]. E questo è il ringraziamento? Per me la Cdl è una [[storia]] chiusa.
▲*{{NDR|Riferendosi ad [[Alleanza Nazionale]]}} Il dibattito è [[democrazia]] ed è tipico di un partito e noi siamo un partito. Mi preoccuperei se non ci fosse discussione. (da ''Il Giornale'', 3 maggio 2007)
▲*Noi, che siamo il motore della CdL, se vogliamo trarre un insegnamento dagli anni passati, dobbiamo aver ben chiaro che va battuta definitivamente quell'utopia secondo cui i lavori non hanno pari dignità. (dal palco di una manifestazione a Roma del 13 ottobre 2007; citato da ''Avvenire'' il 14 ottobre 2007)
▲*È venuta meno la fiducia, a [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] l'ho anche scritto per lettera, d'ora in poi procediamo per conto nostro. Regolatevi di conseguenza. Noi siamo sempre stati leali con lui, nei 5 anni di [[governo]] e in questi mesi all'opposizione. Finora non abbiamo fatto sponda a [[Pier Ferdinando Casini|Casini]]. E questo è il ringraziamento? Per me la Cdl è una [[storia]] chiusa. (citato in Francesco Bei, ''[http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/071116/g8fic.tif La rabbia di Fini "Ferito dal Cavaliere"]'', ''la Repubblica'', 16 novembre 2007, p. 1)
*Alla fine io sono sicuro che [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] riuscirò a farlo ragionare. Perché è un uomo con una scala di valori molto rigida e al primo posto c'è l'interesse personale. Per cui basterà minacciare di colpirlo sulla riforma delle tv. (''ibidem'')
*L'attesa dell'implosione della maggioranza rischia di essere l'attesa di... Godot se il centrodestra non contribuisce alla sollecita rimozione del macigno che sbarra la strada alle nuove elezioni: l'attuale legge elettorale, una legge che obbliga tutti ad alleanze eterogenee in cui è enorme il potere di interdizione e di ricatto anche di formazioni ultraminoritarie, con ridottissimo consenso popolare e che non a caso proliferano come i funghi dopo le piogge.
*Autocritica è parola che [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] non conosce.
*Io rivendico il diritto di fare delle critiche, poi se si incorre nel delitto di lesa maestà per i [[Giuliano Ferrara|Ferrara]] di corte, io vado dritto per la mia strada.
*Se [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] pensa di fare l'asso pigliatutto degli elettori di centro destra con una legge come la Vassallo è meglio che se lo tolga dalla testa perché una legge siffatta in Parlamento non passerà mai.<ref
*Comportarsi nel modo in cui sta facendo [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] non ha niente a che fare con il teatrino della [[politica]]: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quello che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi.<ref
*Il nuovo partito di Berlusconi? Comportarsi come sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione.<ref
*[[Silvio Berlusconi|Il Cavaliere]] ha fatto tutto da sé. Ha messo in piedi i Circoli della libertà con la Brambilla. Poi ha creato il Partito della libertà senza neanche avvertire i suoi amici di Forza Italia, quindi ha distrutto la Cdl. Conclusi i giochi, a regole scritte (alla stesura delle quali non siamo stati chiamati a partecipare) dovremmo bussare alla sua porta col cappello in mano e la cenere sulla testa? Non siamo postulanti.[...] Sono il presidente di An, non una pecora.
*Non credo che gli Stati Uniti siano pronti per una presidenza come quella di [[Barack Obama|Obama]], non fosse altro perché sarebbe il primo presidente nero.
*Eppure, penso che sia tuttora di grande significato politico e morale rammentare il valore insostituibile della [[libertà]], bene supremo per ogni essere umano, precondizione per ogni democrazia, e penso sia lecito domandarsi se ancora oggi – sessantatré anni dopo la liberazione – la nostra libertà corra pericoli e sia davvero minacciata. [...] La minaccia non viene di certo dalle ideologie antidemocratiche del secolo scorso, che sono ormai sepolte con il Novecento che le ha generate. I rischi per la nostra libertà sono oggi di tutt'altra natura. L'insidia maggiore viene dal diffuso e crescente relativismo culturale, dalla errata convinzione che libertà significhi assoluta pienezza di diritti e pressoché totale assenza di doveri e finanche di regole. La libertà è minacciata nello stesso momento in cui – come sta avvenendo per alcune questioni – nel suo nome si teorizza una presunta impossibilità di definire ciò che è giusto e ciò che non lo è.<ref
*Come garantire effettiva concordia tra capitale e [[lavoro]], come aumentare la produzione della ricchezza nazionale, come ridistribuirla in modo equo, secondo le capacità ed i bisogni di ognuno, è ormai interrogativo che riguarda l'intera politica europea chiamata, anche su questo versante, a confrontarsi con il tramonto delle ideologie classiste e vetero-liberiste del Novecento e sempre più obbligata a rispondere alla sfida epocale della [[globalizzazione]] dei mercati.<ref
*{{NDR|Riferendosi all'omicidio di Nicola Tommasoli (non ebreo) da parte di tre estremisti di destra e alle contestazioni a Israele di Torino}} Gli scontri anti-israeliani di Torino e gli attacchi di naziskin a Verona non sono paragonabili. Quel gruppo che si definisce neonazista va punito, ma quello che accade a Torino è più grave. La sinistra radicale dà vita ad una violenza che giustifica con una politica anti-sionista. Non si può nascondere l'astio per gli ebrei dietro l'antisionismo. Quello della sinistra radicale è un movimento politico diffuso, che dà vita a pregiudizi di tipo politico-religioso.
*La mia elezione a presidente della camera è il segno della fine del dopoguerra e il discorso del presidente della Repubblica sulle vittime del terrorismo, senza distinzione fra destra e sinistra, conclude un lungo percorso della storia repubblicana. [...] una sinistra che non ha ancora capito che il cambiamento non si fa con quel riformismo illuminato che cala dall'alto le sue ricette di laboratorio, ma si realizza solo con una rivoluzione conservatrice, ben agganciata alle radici, all'identità.
* Concedere il diritto di voto alle elezioni amministrative agli immigrati, a certe condizioni, non è un'ipotesi sciagurata né un'idea criminale. [Ma gli immigrati] devono dimostrare di essere in grado di adempiere a certi doveri. Diritti e doveri devono stare insieme.
*Se guardiamo a Somalia, Etiopia e Libia, a come sono ridotte adesso e a com'erano prima con l'Italia, credo che questa pagina della storia sarà riscritta e ci sarà una rivalutazione del ruolo dell'Italia.
* I resistenti stavano dalla parte giusta, i repubblichini dalla parte sbagliata. È doveroso dire che, se non è in discussione la buonafede, non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi, fatta salva la buonafede, stava dalla parte sbagliata. [...] La destra deve ribadire in ogni circostanza questi concetti, proprio per superare il passato, non per archiviarlo, ma per costruire una memoria che consenta al nostro popolo di andare avanti. [...] Chi è democratico cioè si riconosce nei valori della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale è antifascista, ma non tutti gli antifascisti in Italia erano democratici perché chi aveva come modello l'Urss di Stalin era a pieno titolo antifascista ma non a pieno titolo un democratico.<ref
*{{NDR|Sul fascismo}} il giudizio della destra deve essere negativo in ragione della limitazione della libertà. [...] Non possiamo negarci la storia, e il fascismo fu una dittatura che negò alcune libertà fondamentali.<ref
*È sbagliato dire che {{NDR|il [[Sessantotto|'68]]}} rappresentò la stagione della libertà. Ha tolto tante ragnatele, archiviato una stagione che sa tanto di muffa. Merito o colpa del '68? Non mi appassiona il discorso. Di certo fu negativo lo slogan "vietato vietare". Il '68 aveva fatto degenerare il valore della libertà in licenza, anarchia, assenza di regole. Fu una forma colossale per esprimere la propria imbecillità. Non c'è la libertà se non c'è una regola, se non c'è un'autorità. {{NDR|Il '68 ha fallito}} nel pensare a un mondo utopico dove ci fosse la libertà senza il principio di autorità.<ref
*{{NDR|In merito alle accuse di Gasparri a Napolitano per la morte di Eluana Englaro}} [[Maurizio Gasparri|Gasparri]] è un irresponsabile che dovrebbe imparare a tacere perché il rispetto per la massima autorità dello Stato dovrebbe animare chiunque, in particolar modo il Presidente del Gruppo di maggioranza numericamente più consistente.
*{{NDR|Alle Fosse Ardeatine}} Il valore che emerge è quello del patriottismo democratico, che il fascismo aveva oscurato per vent'anni, e che trovò uno dei suoi primi momenti di rinascita nella scelta di continuare la guerra contro i tedeschi
*La risposta è nelle cose che ho fatto negli ultimi anni. Non sono più dello stesso parere {{NDR|che Mussolini «è stato il più grande statista del secolo»}}, sarei schizofrenico.
*Respingere i clandestini non viola il diritto internazionale, ma l'[[Italia]] ha il dovere di stabilire se tra chi viene respinto ci sia qualcuno che ha diritto a chiedere asilo.
*Talvolta accade che Berlusconi confonda la leadership con la monarchia assoluta.
*Lui {{NDR|[[Silvio Berlusconi]]}}, l'uomo, confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di... qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo... [...] io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto.
*Con calma, ho posto a Berlusconi solo questioni politiche, alle quali non mi ha saputo rispondere. O meglio, ha risposto a tutto, dicendo sempre "va tutto bene". Invece non va bene per niente e basta vedere cosa è successo in Sicilia, dove da un anno e mezzo viene tollerata una situazione che, in qualsiasi altra organizzazione, avrebbe portato a una decisione".
*Il tradimento, che certamente è sempre nel novero dei comportamenti umani poco dignitosi, alligna spesso in coloro che sono adusi all'applauso e in molti casi all'acritica approvazione, salvo poi, quando i leader girano le spalle, dire tutt'altro. Raramente il tradimento è nella coscienza di chi si assume la responsabilità, in pubblico e in privato, di insistere su alcune questioni.
*Se la [[politica]] perde la dimensione pedagogica, non è più buona politica.
*Per la [[destra]] è bello, nonostante tutto, essere [[Italiani]], perché è un piccolo privilegio, perché, a [[Milano]] come a [[Palermo]], la nostra patria ha un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia. Anche per questo, anche nel 2010, essere di destra vuol dire innanzitutto amare l'[[Italia]] e avere fiducia negli Italiani, nella loro capacità di sacrificarsi, di lavorare onestamente, di pensare senza egoismi al futuro dei propri figli, di essere solidali e generosi, perché per la destra sono innanzitutto generosi i nostri militari che in [[Afghanistan]] ci difendono dal terrorismo, come lo sono le centinaia di migliaia di connazionali, donne e uomini, che ogni giorno e gratis fanno volontariato per aiutare gli anziani, i malati, i più deboli [...]. Gli Italiani hanno bisogno di istituzioni politiche autorevoli, rispettate, giuste: per questo destra vuol dire senso dello stato, etica pubblica, cultura dei doveri [...]. Da questa vera uguaglianza, l'uguaglianza delle opportunità, la destra vuol costruire una società in cui il merito e le capacità siano i soli criteri per selezionare una classe dirigente: la destra vuole un paese in cui chi lavora di più e meglio viene pagato di più, un paese in cui chi studia va avanti, un paese in cui chi merita riceve i maggiori riconoscimenti.
* Il cambiamento che farei oggi {{NDR|alla legge Bossi-Fini}} è quello di rendere più flessibile le norme sulla permanenza in Italia nel caso che l'immigrato perda il lavoro. Tanti cittadini perdono il posto e oggi ritrovarlo è sempre più difficile.
*{{NDR|Sulla legge Bossi-Fini}} La priorità è cambiare la legge sulla cittadinanza. Credo sia giusto concederla ai ragazzi stranieri che sono nati in Italia, o che ci sono arrivati quando erano piccolissimi. A patto che frequentino un ciclo di studi scolastico e risiedano stabilmente in Italia.
{{intestazione|''[http://news.kataweb.it/item/354264/lega-fini-non-c-e-identita-padana-ma-propaganda-bossi Kataweb]'', 17 settembre 2007}}
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