Pasquale Natuzzi: differenze tra le versioni

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*Io il mio lavoro l'ho sempre amato e ho avuto fortuna di trasmettere questo amore a chi lavora con me. Ecco che cos'è la cultura del lavoro: fare proprie le difficoltà e i successi a cui l'azienda va incontro.<ref>Citato in Lello Parise, ''Santeramo, dove nasce la "cultura del lavoro"'', ''La Gazzetta del Mezzogiorno'', 1997.</ref>
*Mi piace lavorare dal mattino alla sera per questa terra, rincorrere le occasioni di affari in giro per il mondo e poi tornare qui, nel posto di sempre, su queste colline dove l'autunno è dolce come la primavera e la gente ha la mia stessa faccia.<ref>Dall'intervista di Salvatore Tropea, ''Il signor "Divani & Divani" tra i mandorli e New York'', ''la Repubblica'', 23 novembre 2000.</ref>
*Sul mio Blackberry mi sono fatto inserire una frase che chiude tutti i miei messaggi email: ''TEAM - Together Everyone Achieves More''. Sono convinto che in un'azienda sia possibile creare qualcosa di valido e duraturo solo se si impara a far parte di un team. I risultati arrivano quando si comprende di essere parte di qualcosa di più vasto del proprio orizzonte personale: è solo con il lavoro di squadra che si possono raggiungere grandi obiettivi.<ref> Dall'intervista "In scena la pelle" di Patrizia Catalano – INTERNI, Luglio 2013.</ref>
*Il bello rende felici. In cinquantaquattro anni di lavoro, questa convinzione non mi ha mai abbandonato, né tradito. Per me il divano deve essere curato tanto nei dettagli estetici quanto nel comfort. Il design sofisticato e fine a se stesso, che prescinde dal comfort e dalla funzionalità, non ha mai rappresentato per noi un tema da esplorare.<ref>Citato inDall'intervista ''Il bello rende felici'', ''ADtoday'', 10 maggio 2013.</ref>
*La funzione educativa dell’azienda risiede nella sua capacità di dimostrare con i risultati la propria efficienza e di comunicare con trasparenza - nei confronti di tutti gli stakeholder – i risultati conseguiti nel rispetto della legalità, dell’etica e della responsabilità sociale.<ref name=impr>Citato in Giulio Sapelli, Giorgio Vittadini e Giorgio Fiorentini, ''Imprenditore: risorsa o problema? Impresa e bene comune'', Rizzoli, 2014.</ref>
*Il fattore di differenziazione è rappresentato da come le aziende si rapportano ai temi del la sostenibilità ambientale, dell’etica e della responsabilità sociale.<ref name=impr/>