Menandro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni di Menandro: aggiunta info e battitura
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
→‎Citazioni di Menandro: aggiunta brani e correzione errori di battitura e di citazione
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 3:
 
==Citazioni di Menandro==
* Il [[matrimonio]], se si ha il [[coraggio]] di ammettere la [[verità]], è un [[male]], ma un male necessario. <br>(Fr. 561 Koerte)
* ''Deus ex machina''. (Fr. 227 Koerte)
 
* IlL'incredibile, [[matrimonio]]spesso, seper sila hafolla ilvale [[coraggio]]più didel ammetterevero, la [[verità]],ed è un [[male]], ma un malepiù necessariocredibile. <br>(Fr. 561622 Koerte)
 
* La [[coscienza]] è un [[Dio]] per tutti i mortali. <br>(''Sentenze monostiche'', v. 564)
* L'incredibile, spesso, per la folla vale più del vero, ed è più credibile. (Fr. 622 Koerte)
 
*'' La fame che vi tormenta, rodendo questo bel ragazzo, <br>
* La [[coscienza]] è un [[Dio]] per tutti i mortali. (''Sentenze monostiche'', v. 564)
 
*''La fame che vi tormenta, rodendo questo bel ragazzo, <br>
ne farà un cadavere più magro di [[Filippide (politico)|Filippide]].<ref>Filippide, politico ateniese del IV secolo a.C. noto per la sua magrezza scheletrica (Mario Marzi, ''Oratori attici minori'', UTET, 1995, ISBN 978-88-02-02633-6, pp. 200-201).</ref>''
(da ''Ira'', fr. conservato da Ateneo di Naucrati in ''Deipnosofisti'', XII, 552 e; traduzione in LucianoL. Canfora (a cura di), ''I deipnosofisti: Libri XII-XV'', Salerno,Roma 2001, ISBN 978-88-8402-355-1)
 
* ''Muor giovane colui ch'al cielo è caro''.<br> (Fr. 125 Koerte; citato in [[Giacomo Leopardi]], ''[[s:Canti (Leopardi)/Amore e Morte|Amore e Morte]]'', ''Canti'')
 
* [[Servire|Servi]] liberamente e non sarai servo. <br>(Fr. 857 Koerte)
 
* [[Vivere|Viviamo]], non come vogliamo, ma come possiamo. <br>(da ''La donna di Andro'')
 
===[[Incipit]] dell' ''Aspis''===
Line 46 ⟶ 44:
una parola con nessuno in pace!<br>
(vv. 1-10).
 
===[[Incipit]] degli ''Epitrepontes''===
 
CARIONE: Ma, insomma, Onesimo, quel tuo padrone,<br>
che ora sta con quella suonatrice,<br>
Abrotono, non si sposò or ora?<br>
ONESIMO: E certo!<br>
CARIONE: Onesimo, ti voglio bene<br>
perché anche tu sei un gran curiosone.<br>
Non c'è cosa più bella che sapere<br>
un po' di tutto!<br>
(ffr. 600, 849-850 Koerte)
 
==Note==