Giacomo Biffi: differenze tra le versioni

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*Il [[Natale]] è una verità: la verità di Dio che sorprendentemente ci ama ed è venuto a farsi uno di noi. Dio ormai non ci lascia più; per questo oggi esplode la gioia, che dalla capanna di Betlemme raggiunge gli estremi confini dell'universo. Non siamo più soli: i compagni, gli amici, i parenti ci possono abbandonare. Ma il Dio che ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio, unito personalmente per sempre alla nostra natura di creature fragili e dolenti, non ci abbandonerà mai alle nostre tristezze, alla nostra inquietudine, al nostro peccato. Non è una fiaba, è una notizia, cioè l'informazione su un fatto avvenuto; non è un bel sogno, è una realtà ancora più bella di ciò che desidereremmo sognare. Nessun uomo ormai può sfuggire al suo Creatore, che lo insegue, lo vuol raggiungere e legare a sé. Non possiamo sfuggirgli, perché il suo amore corre più veloce di noi. Ti inganni, se credi di poter schivare sino alla fine il Signore che è venuto a cercarti. Egli non ti darà pace; ti tormenterà, per portarti a essere sul serio felice; forse disporrà sulla tua via le sconfitte e le delusioni, per farti partecipe della sua definitiva vittoria. Questa è la verità del Natale. Capirlo, inebriarcene, lasciarci trvare da colui che è venuto a cercarci sino a farsi uomo: è l'augurio natalizio più genuino e più bello.<ref name=meraviglia>Da ''La meraviglia dell'evento cristiano'', pp. 269-270; citato in ''Il settimanale di Padre Pio'', anno V, n. 51, p. 19.</ref>
*Il Natale non è soltanto il racconto di ciò che è stato; è percezione di ciò che è. Non è soltanto percezione di un episodio circoscritto e databile; è assaporamento di un'attualità perenne e universalmente efficace, è esultanza per una ricchezza che ci viene donata. Basterebbe a convincercene l'annotazione che il Natale in fondo è un compleanno. Ora i compleanni si fanno per gli uomini vivi. Per i morti – anche se sono grandissimi e famosissimi – si ricordano al massimo i centenari. Dunque celebrare il Natale ogni anno vuol dire esprimere la certezza che Gesù di Nazareth – quel bambino nato duemila anni fa in una stalla – è una persona viva: è veramente, realmente, fisicamente vivo; è ancora principio per noi di salvezza; è ancora il centro di ogni nostra esistenza e della storia intera.<ref name=meraviglia/>
*{{NDR|[[Bologna]]}} Sazia e disperata.<ref>1985; citato in Francesco Alberti, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/09/Meno_sazia_ancora_disperata_Caffarra_co_9_080609011.shtml «Meno sazia, ancora disperata» Caffarra agita Bologna]'', ''Corriere della Sera'', 9 giugno 2008, p. 10.</ref>
*{{NDR|[[Gilbert Keith Chesterton]]}} Si è fatto da solo. È semplicemente andato alla scuola della sua schietta umanità e ha ricercato la verità con assoluta onestà intellettuale, usando effettivamente di quella ragione che i razionalisti si limitavano a venerare. Questo è stato sufficiente a condurlo "a casa", cioè all'antica fede e alla saggezza dei padri.<ref>Citato in Paolo Gulisano, ''Tolkien. Il mito e la grazia'', AncoraÀncora, Milano, p. 60.</ref>
 
===Attribuite===
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*La [[caso|casualità]] è soltanto il travestimento assunto da un Dio che vuol passeggiare in incognito per le strade del mondo. <!--(da Pedia)-->
*Se c'è [[amore]], anche l'ergastolo o il manicomio di uno dei coniugi non sono ragioni sufficienti {{NDR|per il divorzio}}; se non c'è amore, anche l'ergastolo o il manicomio non riuscirebbero a rendere il vincolo più insopportabile di quanto non sia.
 
{{NDR|Giacomo Biffi, ''Il quinto evangelo'', Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 2007}}
 
==''La donna ideale''==
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*Per esaltare la Vergine Maria, da sempre il popolo di Dio sceglie le parole più splendenti e le similitudini più suggestive.
*Quella di [[Maria]] è dunque una gloria che ha le sue radici nell'umiliazione, è una gioia che nasce dal pianto.
 
{{NDR|Giacomo Biffi, ''La donna ideale. Riflessioni sulla madre di Dio'', Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 2007}}
 
==''Memorie e digressioni''==
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*Per un vescovo non c'è nulla tanto rischioso davanti a Dio e tanto vergognoso davanti agli uomini, quanto non proclamare liberamente il proprio pensiero.
*Troppe parole di Gesù oggi risultano censurate dalla cristianità; almeno dalla cristianità nella sua parte più loquace.
 
{{NDR|Giacomo Biffi, ''Memorie e digressioni di un italiano cardinale'', seconda edizione, Cantagalli, 2007}}
 
==''Pecore e pastori''==
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*Un [[evangelizzazione|Vangelo che si comunichi]] nella tristezza o porti alla tristezza è un perfetto controsenso.
*Una delle cose che mi impressionano di più è che al giorno d'oggi non è tanto l'eresia quanto l'ortodossia a fare notizia.
 
{{NDR|Giacomo Biffi, ''Pecore e pastori'', Cantagalli, 2008}}
 
==Note==
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==Bibliografia==
{{NDR|*Giacomo Biffi, ''Il quinto evangelo'', Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 2007}}. ISBN 88-7094-623-1
{{NDR|*Giacomo Biffi, ''La donna ideale. Riflessioni sulla madre di Dio'', Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 2007}}. ISBN 978-88-7094-656-7
{{NDR|*Giacomo Biffi, ''Memorie e digressioni di un italiano cardinale'', seconda edizione, Cantagalli, Siena, 2007}}.
{{NDR|*Giacomo Biffi, ''Pecore e pastori'', Cantagalli, Siena, 2008}}. ISBN 978-88-8272-420-7
*[[Lorenzo Guadagnucci]], ''Restiamo animali'', Terre di mezzo, Milano, 2012. ISBN 978-88-6189-224-8