Fedro: differenze tra le versioni
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*''Noli adfectare quod tibi non est datum, delusa ne spes ad querelam reccidat.'' (XVIII. ''Pauo ad Iunonem de uoce sua'')
:Non pretendere quello che non ti è stato dato, perché la [[speranza]] delusa non si trasformi in lamentela.<ref name="ProgettoOvidio"/> (18. ''Il pavone a Giunone sulla propria voce'')
:Non aspirare a ciò che non ti è stato dato, affinché la tua [[speranza]] delusa non abbia motivo di [[lamento|lamentarsi]].
====Libro IV====
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