José Saramago: differenze tra le versioni

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*C'era un tempo in cui le parole erano talmente poche che non ne avevamo neppure per esprimere qualcosa di tanto semplice come Questa bocca è mia, o Codesta bocca è tua, e tanto meno per domandare Perché abbiamo le bocche unite. (da ''L'uomo duplicato'')
*{{NDR|Su [[Silvio Berlusconi]]}} CHE FARE CON GLI ITALIANI? Riconosco che la domanda potrà sembrare alquanto offensiva a un orecchio delicato. Ma che succede? Un semplice privato che interpella un intero popolo, che gli chiede il conto per l'uso di un voto che, con sommo gaudio di una maggioranza di destra sempre più insolente, ha finito per fare di Berlusconi il padrone e signore assoluto dell'Italia e della coscienza di milioni di italiani? Anche se in verità, voglio dirlo subito, il più offeso sono io. Sì, proprio io. Offeso nel mio amore per l'Italia, per la cultura italiana, per la storia italiana, offeso, anche, nella mia pertinace speranza che l'incubo abbia fine e che l'Italia possa recuperare l'esaltante spirito verdiano che è stato, un tempo, la sua migliore definizione. E che non mi si accusi di star mescolando gratuitamente musica e politica, qualunque italiano colto e onorato sa che ho ragione e perché. (da ''Il Quaderno'', traduzione di Giulia Lanciani, Bollati Boringhieri, Torino, 2009)
*Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. È dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che [[Giordano Bruno]] fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore?<br />Ma gridò, amici miei. E continua a gridare. (da ''A Bagagem do viajante'', traduzione di [[Guido del Giudice]]; citato in ''[http://www.giordanobruno.info/nolano/contributi/Saramago_Le%20grida%20di%20Giordano%20Bruno.pdf Le grida di Giordano Bruno]'')
*E i marinai, domandò lei, Non è venuto nessuno, come potete vedere, Ma li avete ingaggiati, almeno, insistette lei, Mi hanno detto che di isole sconosciute non ce ne sono più e che, anche se ci fossero, non hanno nessuna intenzione di lasciare la tranquillità delle loro case e la bella vita delle navi da crociera per imbarcarsi in avventure oceaniche, alla ricerca dell'impossibile, come se fossimo ancora al tempo del mare tenebroso, E voi, che cosa gli avete risposto, Che il [[mare]] è sempre tenebroso, E non gli avete parlato dell'isola sconosciuta, Come avrei potuto parlare di un'isola sconosciuta, se non la conosco, Ma siete sicuro che esiste, Tanto quanto è tenebroso il mare. (da ''Il racconto dell'isola sconosciuta'')
*Essere un [[fantasma]] dev'essere questo, avere la certezza che la vita esiste, perché ce lo dicono quattro sensi, e non poterla vedere. (da ''Cecità'')