Betty Smith: differenze tra le versioni

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===[[Incipit]]===
====Giacomo Cicconardi====
"Riposante" era l'aggettivo che si sarebbe potuto usare per [[Brooklyn]], [[New York]], specialmente nell'[[estate]] del 1912. "Monotono" andava forse meglio, non per il rione di Williamsburg, Brooklyn però. "Prateria" era una [[parola]] bella e "Shenandoah" molto musicale, ma queste non erano parole che andavano veramente [[bene]] per Brooklyn. Riposante era l'unico aggettivo, specialmente in un pomeriggio di sabato, d'estate. Verso [[sera]] i raggi obliqui del [[sole]] illuminavano il cortile muschioso della [[casa]] dove abitava Francie Nolan e riscaldavano la vecchia palizzata consunta. Guardando la [[luce]] del sole nel cortile Francie provava la stessa piacevole sensazione di quando ricordava la [[poesia]] che recitava a [[scuola]]:<br>Ecco la foresta dei [[Tempo|tempi]] antichi.<br>I sussurranti [[pino|pini]] e i grandi [[abete|abeti]]<br>vestiti di verde e pieni di muschio<br>si levano nel crepuscolo<br>come i druidi di una volta.<br>
{{NDR|Betty Smith, ''Un albero cresce a Brooklyn'' (''A Tree Grows In Brooklyn''), traduzione di Giacomo Cicconardi, Arnoldo Mondadori Editore 1948}}