Herman Melville: differenze tra le versioni

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*Gli [[Uomo|uomini]] possono apparire detestabili come società per azioni e come popoli; furfanti possono essere, sciocchi e assassini; gli uomini possono avere volti ignobili e insignificanti; l'uomo ideale tuttavia è una creatura tanto nobile e splendente, tanto grandiosa e luminosa che sopra ogni sua macchia ignominiosa tutti i suoi compagni dovrebbero affrettarsi a gettare i loro manti più preziosi. (XXVI; p. 159)
*La [[vecchiaia]] ama sempre la [[Vigilanza|veglia]]; quasi che l'uomo, quanto più lungo è il tempo che l'ha tenuto allacciato alla vita, tanto di meno abbia a che fare con ciò che rammenta la morte. (XXIX; p. 170)
*Secondo me {{NDR|Achab}} deve avere quella che a terra chiamano la [[coscienza morale|coscienza]]; è una specie di ''micragna'', dicono, peggio del mal di denti. (Stubb: XXIX; p. 173)
*Infatti, quale che sia la superiorità intellettuale di un uomo, essa non potrà arrogarsi mai sugli altri una supremazia pratica ed efficace senza l'ausilio di un qualche esterno artificio, di una qualche esterna prevaricazione, sempre, in sé, più o meno ignobili e abbietti. (XXXIII; p. 196)
*Lascio una scia bianca e torbida; pallide acque, gote ancor più pallide, dovunque io navighi. I flutti gelosi si gonfiano ai lati per sommergere la mia traccia; lo facciano; ma prima io passo. (Achab: XXXVII; p. 220)