Il mestiere delle armi: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
*''Chi fu il primo che inventò le spaventose [[arma|armi]]? | Da quel momento furono stragi, guerre. | Si aprì la via più breve alla crudele morte. | Tuttavia il misero non ne ha colpa. Siamo noi che usiamo malamente | quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve.''<ref>La frase appare in una scritta in sovraimpressione e viene letta da una voce fuori campo. Essa è una traduzione dei primi sei versi (escluso il secondo) della decima elegia del primo libro di [[Albio Tibullo]].</ref>
 
==Frasi==
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*L'Illustrissimo Signor Jioanni De Medici, Capitano dell'esercito di sua Santità papa Clemente VII, fuit infirmus per die quattro et mortus est in contrada Grifone expedro per essere ferito in una gamba da un colpo de artiglieria. In Mantua, ultimo de Novembre 1526. ('''Banditore''')
 
*Oggi, sabato dì pomeridiano raggiunte le retroguardie dei Lanzichenecchi, in su la riva del Po. Il Signor Joanni de Medici con le sue bande di cavalleggeri li hanno assaliti con tanto impeto che il nemico si è ritirato in disordine, disperdendo alcuni carri della sussistenza. ('''Pietro Aretino''')
'''Pietro Aretino''' :" *Questi alemanni dell'Imperatore Carlo V, ,bellissima gente, son calati in Italia con un esercito di diciottomila fanti, avendo costoro gustato la preda di qualche nostra città, ma ancora non hanno avuto più che mezza paga ed eccetto archibugi e scoppi non hanno alcuna artiglieria, alla calata degli alemanni in Italia, sono andati a sbarrare loro il passo : il Generale della Rovere Duca d'Urbino comandante l'esercito pontificio con ottomila fanti e seicento lance , preceduti dal Signor Joanni de Medici con seicento uomini d'arme cavalleggeri e archibugieri di pari numero avendo egli in disegno di incomodare la marcia degli alemanni con incursioni improvvise di giorno e di notte tanto che all'uopo il capitano De' Medici ha fatto brunire tutte le armature, per sorprendere il nemico anche col buio." ('''Pietro Aretino''')
 
'''Pietro Aretino''' : "*Il supremo comandante degli Alemanni, ,generale Ziorzo Frundsberg , vuole raggiungere al più presto Roma , avendo determinata alla sua gente apposta per lo sterminio dei preti e a saccheggiare tutte le ricchezze della chiesa ,vantandosi costui di un cappio d'oro , che tiene legato all'arcione e dicendo pazzamente di voler con quello ... impiccare il papa." ('''Pietro Aretino''')
'''Pietro Aretino''' :" Questi alemanni dell'Imperatore Carlo V ,bellissima gente,son calati in Italia con un esercito di diciottomila fanti,avendo costoro gustato la preda di qualche nostra città,ma ancora non hanno avuto più che mezza paga ed eccetto archibugi e scoppi non hanno alcuna artiglieria,alla calata degli alemanni in Italia,sono andati a sbarrare loro il passo : il Generale della Rovere Duca d'Urbino comandante l'esercito pontificio con ottomila fanti e seicento lance ,preceduti dal Signor Joanni de Medici con seicento uomini d'arme cavalleggeri e archibugieri di pari numero avendo egli in disegno di incomodare la marcia degli alemanni con incursioni improvvise di giorno e di notte tanto che all'uopo il capitano De' Medici ha fatto brunire tutte le armature,per sorprendere il nemico anche col buio."
'''Giovanni dei Medici ''' : *A Francesco Maria della Rovere , Duca di Urbino supremo comandante dell'esercito pontificio" . Il Parer mio è che essendo le truppe italiane non disciplinate, ne avvezze ad osservare gli ordini, possano le nostre fanterie di appiedati sostenere l'urto in campo aperto delle schiere alemanne anche se costoro, non dispongono di artiglieria e sia piuttosto conveniente travagliare le armate di questi lanzichenecchi con scaramuzze e colpi di mano infastidendoli et ostacolandoli più di tutto, nelle vettovaglie che è il solo modo per condurli in qualche disordine e vincere gente di tale ordinanza. In fede d'obbedienza Giovanni De Medici." (Lettera dettata da '''Giovanni de Medici''') {{NDR|dettando una lettera a '''Pietro Aretino''')}}
 
* Leggetemi qualcosa. ('''Giovanni De' Medici''') {{NDR|a '''Pietro Aretino''')}}
'''Pietro Aretino''' : "Il supremo comandante degli Alemanni ,generale Ziorzo Frundsberg ,vuole raggiungere al più presto Roma ,avendo determinata alla sua gente apposta per lo sterminio dei preti e a saccheggiare tutte le ricchezze della chiesa ,vantandosi costui di un cappio d'oro ,che tiene legato all'arcione e dicendo pazzamente di voler con quello ... impiccare il papa."
* Ormai la politica conta più degli eserciti. ('''Pietro Aretino''')
 
* La guerra è tutta un fastidio. ('''Giovanni De' Medici''')
'''Giovanni dei Medici ''' : A Francesco Maria della Rovere , Duca di Urbino supremo comandante dell'esercito pontificio" . Il Parer mio è che essendo le truppe italiane non disciplinate,ne avvezze ad osservare gli ordini,possano le nostre fanterie di appiedati sostenere l'urto in campo aperto delle schiere alemanne anche se costoro,non dispongono di artiglieria e sia piuttosto conveniente travagliare le armate di questi lanzichenecchi con scaramuzze e colpi di mano infastidendoli et ostacolandoli più di tutto,nelle vettovaglie che è il solo modo per condurli in qualche disordine e vincere gente di tale ordinanza. In fede d'obbedienza Giovanni De Medici." (Lettera dettata da '''Giovanni de Medici''' a '''Pietro Aretino''')
'''Alfonso d'Este''' : " *Artilleria denomiata "falconetto" : novissimo marchingegno a retrocarica , più rapidità d'approntamento, più potenza di fuoco." ('''Alfonso d'Este''') {{NDR|all''''Ambasciatoreambasciatore Austriaco''')austriaco}}
 
'''Pietro Aretino''' : " *Camminarono di poi gli alemanni, lungo il fiume giunti alla via di Ostiglia , passano il Po e tolto dalla guerra il capitano Giovanni de Medici, gli alemanni hanno finalmente libero cammino, il generale Ziorzo Frundsberg, gravemente malato è costretto ad abbandonare il suo esercito e tornare a casa, l'esercito tedesco di sua maestà cesarea l'imperatore Carlo V, congiuntosi alle truppe del Borbone, conquista e mette a sacco la città di Roma nel maggio del 1527." ('''Pietro Aretino''')
* Leggetemi qualcosa. ('''Giovanni De' Medici''' a '''Pietro Aretino''')
* Ormai la politica conta più degli eserciti. ('''Pietro Aretino''')
* La guerra è tutta un fastidio. ('''Giovanni De' Medici''')
 
'''Alfonso d'Este''' : " Artilleria denomiata "falconetto" : novissimo marchingegno a retrocarica ,più rapidità d'approntamento,più potenza di fuoco." ('''Alfonso d'Este''' all''''Ambasciatore Austriaco''')
 
'''Pietro Aretino''' : " Camminarono di poi gli alemanni,lungo il fiume giunti alla via di Ostiglia ,passano il Pò e tolto dalla guerra il capitano Giovanni de Medici,gli alemanni hanno finalmente libero cammino,il generale Ziorzo Frundsberg,gravemente malato è costretto ad abbandonare il suo esercito e tornare a casa,l'esercito tedesco di sua maestà cesarea l'imperatore Carlo V,congiuntosi alle truppe del Borbone,conquista e mette a sacco la città di Roma nel maggio del 1527."
 
==Dialoghi ==